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Vecchio 31-12-2014, 12:08   #20
aspes
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vi ringrazio e vorrei farvi notare una cosa importante. Per rendere intuitiva una spiegazione si fanno approssimazioni estremamente brutali, e un fisico o un matematico mi prenderebbero a schiaffoni per la spiegazione che vi e' invece piaciuta.
La cosa che mi piace e' che la spiegazione matematica non fa altro che convalidare quello che chiunque sa per empirismo, esperienza acquisita.Bisogna sempre chiedersi il VERO perche' di cio' che si da per scontato. Nel mio caso ho fatto delle approssimazioni brutali rendendo costante cio' che in realta' non e'. Il modo per spiegare le formule e' considerare costante cio' che conta poco ai fini della spiegazione per far variare solo cio' che interessa. Voglio farvi un esempio di raffinazione della spiegazione fatta.
la formula era
Coppia motrice - coppia resistente = J x accelerazione
la prima approssimazione che ho fatto e' scrivere accelerazione lineare al posto di aumento del regime di rotazione. Se si fa conto di stare sempre in una marcia sola ci puo' stare perche' le due grandezze sono assolutamente proporzionali.
Adesso raffiniamo quel che ho detto.
Prendiamo una supersportiva tipo R1
sappiamo che va da 0-100 in 3 secondi e arriva a 200 in 10 secondi totali.
Quindi ci mette 3 secondi ad arrivare a 100 e altri 7 per arrivare a 200 .
Perche'?
perche' supponendo la coppia motrice costante (volgarissima approssimazione)
la coppia resistente (in pianura) e' data dagli attriti che crescono in maniera blanda e sopratutto dalla resistenza aerodinamica che invece cresce col quadrato della velocita'. Quindi per raddoppiare la velocita' serve coppia quadrupla.
Ecco perche' non solo abbiamo una accelerazione, ma una variazione di accelerazione . Ovvero la velocita' e' positiva, l'acccelerazione che e' la sua derivata e' positiva, l'accelerazione della accelerazione (derivata seconda della velocita') e' negativa, ossia, si accelera sempre ma a man mano in maniera meno vigorosa.
E' quello che tutti constatiamo, perche' la coppia resistente cresce impennandosi e rende la salita di giri sempre piu' fiacca a man mano che si arriva verso la massima velocita'.
VEdiamo infine la coppia motrice. FInora l'abbiamo considerata costante, ma sappiamo bene che cio' e' quasi vero con un TYmax col variatore che cambia le sue infinite marce in maniera da stare a regime costante.
Una moto invece cambia regime e fa le cambiate, per cui la coppia motrice e' tutt'altro che costante, ma anzi va un po' a dente di sega a ogni cambiata.
Questo si traduce in tutte le sensazioni fisiche che il nostro corpo registra fedelmente.
Accelerazione forte all'inizio e sempre piu' blanda in velocita', inoltre la differenza di spinta che si verifica al salire di giri e al cambio marcia. Anche senza matematica il nostro corpo percepisce e prevede perfettamente tutto cio'.
Se mi vien voglia in queste ferie (noiose) vi vorrei fare una disquisizione sui controlli automatici del nostro fantastico corpo umano in paragone a quelli elettronici sulle nostre moto.
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