Lavoro in concessionarie auto dal 1998 (ma sono sicuro che anche nelle moto sia lo stesso), e ho visto che il marketing sta diventando sempre più rompiscatole, sia dal punto di vista del cliente (telefonate, sms, mail, pubblicità, ecc) che da quello di chi deve vendere. Arriva in continuazione materiale nuovo dalla casa madre, che non è stato richiesto ma viene ovviamente fatturato a peso d'oro; naturalmente di quanto arrivato l'anno prima non si recupera niente, i poster sono di un formato diverso, gli stand si sbriciolano dopo pochi mesi, ecc.
Gli ispettori vendite (che io fortunatamente vedo di sfuggita, in quanto non sono del commerciale) parlano come Domenicali, e come lui ti dipingono una realtà che non esiste.
Il cliente entra, guarda un pò, e poi fa un'unica domanda: "Quanto costa?". Hai voglia a spingerlo dentro quel mondo fantastico (nel senso di fantasioso)...
A me piacerebbe davvero che si recuperasse il contatto con la realtà.
Vorrei che smettessero di tradurre in inglese termini che abbiamo già perfettamente comprensibili in italiano, che mettessero il prodotto al centro della trattativa, non l'accessorio, la personalizzazione, il finanziamento, l'assicurazione, i tagliandi prepagati, l'estensione di garanzia....
Purtroppo mi sembra sempre più che le teste da mantenere nelle grandi case contino più di chi produce i prodotti, e che si inventino quindi sempre nuovo modi per giustificare la loro presenza, forti del fatto che questo "marketing" è a spese del concessionario, e anzi la casa sicuramente ne trae un buon utile.
Magari comunque non vale proprio per tutti: mi è capitato solo un paio di volte di trattare per una moto nuova, e nè in Honda nè in BMW hanno cercato di spingermi verso altre cose esterne alla moto in questione.
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S1000XR '17 ex K1300S '09
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