Dalle dichiarazioni (presunte e reali) del Presidente ACI è chiaro che la mossa rientra in un progetto preciso: da una parte far fuori il principale concorrente di una torta sicuramente gustosa e dall'altra rendere elitario questo segmento esattamente come sta accadendo nella società civile. La media borghesia (il benessere diffuso) sta scomparendo ed il divario tra "ricchi e poveri" aumenta inesorabilmente, allo stesso modo i "medi appassionati" di auto / moto d'epoca scompariranno e rimarranno solamente coloro che potranno permettersi il lusso di acquistare e mantenere veicoli di elevato valore collezionistico. Tutti gli altri prima o poi abbandoneranno il campo perché i costi di mantenimento diventeranno insostenibili o antieconomici rispetto alla valutazione del mezzo nel tempo. Tra i miei veicoli ce ne sono due o al massimo tre per i quali valga la pena sobbarcarsi costi maggiori di mantenimento e principalmente perché il traguardo dei 30 anni è molto vicino, se dovesse essere portato a 40 come si vocifera temo che me ne sbarazzerei molto prima e mi cercherei un altro hobby (perché per me che sono cresciuto negli anni '80 i veicoli di oltre 40 anni sono semplicemente vecchi... e non riesco ad appassionarmici...).
Temo sia anche un problema generazionale: tutti i "pennelloni" che stanno nella stanza dei bottoni sono signori di oltre 60 anni per i quali è comprensibile che non provino particolare entusiasmo per veicoli di 20-25 anni (che in genere appassionano successive generazioni), esattamente come io non mi vedo tra 20 anni un potenziale appassionato di una K1600 o di una Audi A4 3.0 TDI da "storicizzare"...
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'84 V. PK125S, '87 RG500 Gamma, '88 Gilera FB125, '16 Scrambler 400, '17 Ducati SS
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