piu' che moto-bibbia sono vecchio. Un altro che ha ricordi indelebili e' Rasu', e' che a quei tempi "motociclismo" credo di averlo studiato piu' dei libri di scuola. Tutt'oggi se mi citi una moto qualunque di 30 anni fa e' altamente probabile che mi ricordi con memoria fotografica addirittura le pagine delle prove con relative foto, e spesso intere frasi della prova.
Il discorso 380 e' facilmente riassumibile.
Per cercare di fare argine alle giap perlomeno nelle cilindrate basse De tomaso (proprietario di guzzi-benelli-innocenti-maserati) ottenne dal governo italiano il limite di importazione a 381 cc . Proprio le jap sotto tale cilindrata non entravano (altro che i mercati di oggi, si faceva protezionismo puro) . Le altre europee si, ma in pratica non c'era niente, forse le moto da regolarita' ktm, zundapp e poco altro. Aggiungi che per le cilindrate oltre 350 e le auto oltre 2000 cc l'iva dal 18% passava a 38% (motivo storico per cui l'auto 2000 cc era un punto di arrivo per l'italiano). Aggiungi che a 18 anni potevi guidare fino a 350, ed ecco spiegato perche' la classe 350 era importantissima.
MA almeno con la patente A senza tante menate guidavi a 16 anni la 125 e in automatico a 18 la 350 e a 21 libero. Poi divenne tutto libero gia' a 18 . Poi cominciarono le menate. Con la B guidavi qualunque moto subito. Io non ho mai conseguito la A, solo la B.
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