Aldo Grasso non mi dispiace. Da sempre individua con indubbia efficaca e opportunità le magagne (morali e non) della TV italiana. Ha anche lavorato nel CdA della RAI dove si è trovato malissimo, occasione che gli è comunque valsa per descrivere i personaggi allucinanti e vomitevoli (allora come oggi) che decidono come intrattenere-informare-indottrinare il telespettatore medio. Se dunque Grasso spara a zero sul management della RAI, sui conduttori o sui personaggi della ribalta che cavalcano con oscenità l'onda della popolarità non può che trovarmi d'accordo.
Tuttavia, Aldo Grasso non è in questo molto originale, riconosciamolo. Da un personaggio della sua onestà intellettuale e della sua levatura mi sarei aspettato di più. E' inutile sottilineare che la TV è oggi spazzatura, che è volgare, aggressiva, superficiale. Si fa prima a dire semplicemente che la TV è tutta uguale. Le alternative che abbiamo al piccolo schermo sono infatti sempre di gran lunga inferiori al numero di pulsanti attivi sul nostro telecomando. Ma lo sappiamo, almeno chi non è imbecille del tutto lo sa... Aldo Grasso non fa che far piovere sul bagnato...
Che la TV sia tutta cacca o quasi è storia arcinota. Ma perché continuare a prendersela con i responsabili dei palinsesti o con i direttori di rete? O con i conduttori strapagati? Pensate che una stomachevole Mara Venier o un orrido Cucuzza possano cambiare? Che un Del Noce o un Gori non abbiano già superato la fase di sputare contro lo specchio che li riflette? Tutto è scelto apposta, direttori, palinsesti, tematiche di gossip o seghe varie. E non vedo cambiamenti all'orizzonte. La melma televisiva è in piena alta marea e lo sarà ancora per anni.
Il punto che Aldo Grasso non ha il coraggio di esplicare è questo, mettiamocelo bene in testa: LA TV E' COSI' PERCHE' E' COSI' LA GENTE CHE LA GUARDA.
Il popolo dei telespettaori è ovviamente eterogeneo, ma al 70-80% dell'audience potenziale quei programmi (catabolici e scatologici) vanno benissimo. Quelli ci stanno delle ore davanti allo schermo, rimbesuiti come coglioni. E cosa fa Camilla di Carlo, e chi ha ucciso la figlia o i genitori, o con chi fa le corna Tizia e Caio, il delitto di Cogne, il vaff e il viff e amenità demenziali di questo genere.
La TV di Stato dovrebbe far crescere la cultura, la consapevolezza, la responsabilità (tanto più che esige un canone) e, invece, ravana nel torbido, così fa più marchette con la pubblicità (di chi è la maggiore azienda pubblicitaria?). Insomma, gioca al ribasso, perché guadagna di più con i porci che con le perle, per riprendere un motto popolare. Se qualcuno obietta all'andazzo generale, loro tirano fuori share e bilancio.
Il punto è che oggi tutti ragionano in termini di quantità e la qualità è roba che non si mangia.
Bisognerebbe avere il fegato di esporsi in prima persona e fare affermazioni di questo tipo. Affermazioni impopolari sulla gente. Se lo dico io la cosa conta come il due di picche e faccio solo la figura dello spocchioso, ma se lo dicesse Grasso o uno come lui, beh penso che, forse qualcuno comincerebbe a riflettere un pochino, prima che il livello della cacca arrivi alla bocca.
Si dice: ogni nazione ha il governo che si merita.
Che valga anche per la TV?
In fondo, non credo...
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