Non è facile, vado a naso, ma alla fine, tra sterrati e stradine senza indicazioni, ci arrivo vicino. E qui noto quello che avevo letto in questi mesi di preparazione al viaggio, cioè che i monasteri li costruiscono lontani dai centri abitati proprio perché bisogna far fatica per arrivarci, una sorta di sofferenza di preghiera . In pieno sterrato, a 1 km dal monastero, incontro un furgone che mi blocca la strada. E' rotto, non va, mi dice l'autista, devi fermarti e proseguire a piedi. Intanto da dietro di lui arriva una macchina, e il furbo accende il furgone e lo sposta. Ma vaff…! Poi arrivano tutti i ragazzi che scesi qualche ora prima dal furgone sono stati al monastero, col capo guida, e salgono sul furgone. Il capo guida, arrivato con loro, mi dice che la strada non è fattibile in moto, di fermarmi e proseguire a piedi. E poi di mettermi una maglietta, che in canottiera non posso entrare nel monastero, e se ne vanno. Insomma in tutti i modi cercano di ostacolarmi a proseguire in moto. Me ne frego e procedo. La strada e' impegnativa ma fattibile, e arrivo proprio sotto al monastero. Faccio parecchie foto, il monastero e' chiuso, alla faccia del capo guida che lo sapeva di certo, ma i panorami sono stupendi. Ridiscendo e mi sparo un bel gelato da zio mac, e proseguo la visita alla città. La sera metto la moto nel park interno della casa e mangio una montagna di roba con due birre. Basta, ora a nanna, domani mi addentrerò nelle montagne!
10/08
Anche oggi partenza senza colazione, ma non è certo un problema. Esco da Batumi attento alle buche molto profonde, e mi appresto a percorrere tutta la sponda est del mar nero, fino a Poti. Guidano come matti, solo in Iran ho visto di peggio. Si viaggia bene, 20 km/h sopra al limite, poca polizia. Davanti a me nuvolone nere, non credo che la scamperò. Fa caldo, viaggio in maglietta . Sono tutte località balneari, probabilmente a quest'ora i casinari dormono, sono andati a letto poche ore fa. La gente va al mare anche se è nuvoloso, io invece viaggio e sto bene, non mi serve altro. La parte che preferisco di più , in qs miei viaggi, è sempre quella on the road, gli incontri, le costruzioni, la desolazione, tutto quello che mi capita mentre viaggio, molto di più della semplice visita al monastero o al centro città. Arrivo a Poti, faccio due foto e inizia a piovere. Poi smette. Parecchio sterrato sulla strada principale, ma e' ben battuto. La strada scorre in mezzo alle montagne, palazzi tristissimi incredibilmente abitati, molto peggio di quelli di Belgrado, cosa che non credevo possibile. Arrivo a kutaisi, una metropoli, cerco la cattedrale di Bagrati, e dopo un po' la vedo da lontano, inaccessibile come tutti i monasteri georgiani, ma poi dopo aver fatto parecchie stradine piccole e sterrate, scopro che ce n'era una più comoda, anche se non segnalata. C'è pure un matrimonio, faccio foto poi mi fermo sotto al monastero per gelato e sprite.
Riparto, gran caldo, sono stanco, alle 17.30 arrivo a Akhaltsikhe. Decido di proseguire, domani tra frontiera armena e 1 ora di fuso persa e' impegnativa e voglio arrivare più vicino alle grotte rupestri di Vardzia. Ad Aspindsa trovo da dormire in un discreto hotel, e ceno con 3 birre, Ma solo perché la tipa dopo la seconda non ha capito che ho detto basta e me ne ha portata un'altra, e così vado in stanza bello allegro. Intanto vien giù un acquazzone che continua anche dopo cena. Vacanza segnata dal maltempo, per ora, d’altronde è tutta montagna, spero per domani
11/08
Parto col tempo incerto, dai che oggi c'è da fare! Arrivo a Vardzia e scopro una città scavata nella roccia, bellissima, la visito tutta e scatto foto.