[corfit]

Cobra65, hai fatto emergere in me pensieri latenti e latitanti, che se ne stavano lì buoni, ma anche non si facevano trovare per una serie di ragioni...

Ora che mi hai dato il "la" devo anch'io dire la mia.

Facendo un bilancio dei mezzi che ho avuto, certo non tutti così costosi, ma ciascuno con una sua peculiarità, mi rendo conto che ognuno di loro rappresenta tutt'ora per me un'anima.
Il ricordo che ho delle mie moto è il ricordo di un'anima.

Poco importa se col Gilera GR2 piombato non potevo far altro che cambiare marcia e rimanere sempre lì (40 km/h...) poco alla volta mi ha fatto scoprire luoghi e paesaggi che ancor oggi vedo proiettati dentro alle mie palpebre!

La scarna Honda 125s ha dapprima allungato il mio raggio di azione, poi la percezione della fluida e sorniona sofficità di quel monocilindrico mi si è impressa fra i neuroni e lì è ancora.

poi il Guzzi Custom, il Pegaso 600 acquistato da un mio compagno delle elementari che così avevo ritrovato!

E che dire del branco di cinghiali attraversato nel sottobosco col Climber? e invece quello che mi ha attraversato la strada all'imbrunire, dietro ad una curva con l'incudine in piega?

Tutte emozioni vissute con moto assai diverse, perché di esse ho sempre apprezzato proprio quelle emozioni che mi hanno permesso di conoscere.

Ora che ci faccio attenzione, mi sembra di avere avuto fra le gambe sempre la stessa "entità", indipendentemente dal numero e disposizione dei cilindri, dal ciclo a 2 o 4 tempi e dalla cilindrata...

p.s.: anche Marcel Proust "ci dava dentro" con la manipolazione!