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Vecchio 17-01-2006, 12:26   #11
vanth
Mukkista in erba
 
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Originariamente inviata da Blacktwin
Ciao a tutti
Ciao Migrante, grazie per l'apprezzamento del mio scritto...

Tante cosa avrei da raccontarti del Kappino: l'ho preferito nel lontano '87 perchè il suo motore era tecnicamente piu' evoluto rispetto al progenitore K100 apparso qualche anno prima. La scelta della modularità del motore K (era previsto infatti, oltre al 3 da 750 cc anche un 2 da 500cc - su probabile configurazione GS - e capisci quindi che la base tecnica era un motore con 250cc per cilindro...) aveva comportato, nella versione affettata di 1 cilindro per ottenere il 3 da 750cc, due conseguenze progettuali per me molto interessanti: la fasatura accensione a 120° e il contralbero per ridurre le vibrazioni del II^ ordine.
Con la fasatura accensione a 120° (e, ovviamente, l’angolo di manovella) ottieni la “metà” di un 6 cilindri, il miglior motore tecnicamente inteso come “linearità” e omogeneità di funzionamento. Ovvimente, rispetto al 6 in linea (straight six, come dicono gli Ingegneri), è meno equilibrato sulle forze di II° ordine, ma basta aggiungere un contralbero, come fecero i Progettisti della BMW, e il gioco è fatto: hai un motore che non ha la caratteristica “ruvidità” del 4, dotato di ottima coppia, e che “in alto” gira meglio. Infatti, il K 75 è un “velluto” rispetto al K100 dell’epoca (la gestione elettronica del motore della Bosch J-Tronic era ben lontana dalla capacità delle centraline attuali…), e per un motore incastonato rigidamente al telaio (e con funzione portante) è un elemento non trascurabile… Anche la K 1200 RS che ho oggi, seppur molto migliorata (il motore non ha piu’ ancoraggio “rigido” nel Telaio, e oggi è il Telaio che ha funzione portante) non ha comunque la “sensazione seta” del motore 75.
In piu’, godendo di tutti i componenti “accessori” (cambio, frizione, ecc ecc..) identici al K100, era chiaro che la K 75 avesse una intrinseca affidabilità meccanica (longevità) maggiore.
Pensa che io, a 165.000 Km, ho ancora la frizione originale… si puo’ obiettare che forse “si porta appresso”, proprio per questo motivo, una quantità di Kg in piu’ del necessario, ma rispondo che con 70cv messi bene, qualsiasi moto è godibile su strada…
Al di là delle “mere” scelte tecniche, ho preferito la K 75 anche per un altro motivo: era piu’ “leggera” e “svelta” come quote geometriche, il cupolino (di cui è dotata la mia, è il modello C = Cockpit), era protettivo quel tanto che basta per viaggiare a 140/150 km/h, segnava una 20 di chili in meno sulla bilancia rispetto alla K 100 RS “papabile” come alternativa, e, last but not least, costava meno…
La K 75 è “sfuggita” a molti, ma è veramente la “moto intelligente” degli anni 90, quella che tanti cercavano senza trovarla: è svelta sulle strade di montagna (in Futa ne mettevo dietro parecchi…), instancabile Tourer (da Amsterdam sono tornato in Italia in “tappa unica”, 1300 Km in un giorno, e la sera stessa in pizzeria con gli amici…), e divertente in Pista: ho limato (oltre ai cavalletti, rialzati…) il pedale del freno e la leva del cambio (con ammortizzatori Bitubo a gas, mica gli originali, che cedevano nella guida sportiva…) a Varano e a Misano, mentre a Le Mans, con le borse attaccate e la passeggera (che mi strizzava le palle per farmi rallentare, ma aveva poco da stringere il cavallo della tuta di pelle Dainese dell’epoca, spessa 5 mm…), ho messo a terra anche le pedane del passeggero… (le mie erano piegate all’insù, il piede poggiava sullo spigolo esterno della pedana…)
Alla mia K 75 non ho risparmiato nulla: il greto del Piave (con ciottoli grossi così), mulattiere dove incrociavo le moto da Regolarità a manetta (che mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite), un Appenninenfalken nel ‘93 a –17C° (unica moto a partire la mattina dopo: vantaggi di non avere l’albero motore immerso nella “melassa” dell’olio gelato…), giornate in pista al limitatore: mi sono divertito alla grande, e Lei non ha mai fatto un lamento…
Ah, lo vuoi sapere come mai a 165.000 km ho ancora la frizione originale??? Perché la uso solo in partenza, poi non tocco piu’ la leva della frizione, né “a salire”, né a scalare: con la giusta coordinazione mano Dx piede Sx il cambio è un “burro”, le marce entrano lisce come uno “slap shot” di Hockey, e non ci sono scossoni sulla cinematica di trasmissione… vantaggi di avere gli alberi del cambio su cuscinetti volventi, e saper sfruttare un gioco assiale “abbondante” di Progetto …

Nell’utilizzo “esagerato” (per il quale la moto NON è stata progettata) la k 75 lamentava poco mordente ai freni anteriori, subito risolto con una coppia di Discacciati Flottanti in Ghisa, e pads Ferodo racing: facevo fischiare la ruota anteriore in staccata (ero giovane e scapestrato, in pista o nelle stradine di montagna “fuorimano”… :-D).
Il bello della “Kappetta” era questo: partivi, e non sapevi dove ti potevi ritrovare: perché qualsiasi cosa era alla portata di quella moto.
E’ stata Amica insostituibile della Vita a cavallo dei 25/35 anni, e grazie a Lei ho ricordi meravigliosi. Confesserò un segreto: tenevo le Borse sempre “cariche” in Garage con abbigliamento per 2 o 3 giorni, pensato da 0° C a + 30° C, e una busta con dentro 300.000 Lire.
In qualsiasi momento potevo “girare le chiavi”, partire, e sparire per un po’: starmene per i cavoli miei, per le strade del Mondo, a conoscere quello che non leggi sui libri, ma che ti puo’ dire solo la tua Anima.
Chiedete alle mie donne dell’epoca, e vi risponderanno che sì, ogni tanto Blacktwin “spariva” per 2 o 3 giorni senza dare notizie, e tornava sereno e sorridente, ma non ha mai detto dove andava e cosa faceva…
Ognuno di noi attraversa momenti difficili, nella sua Vita: la sicurezza della mia K 75 in garage con le Borse piene e pronta per partire, spesso mi ha aiutato ad uscire dai momenti di maggiore smarrimento… Incredibile a dirsi, ma a volte puo’ essere una Moto a ridarti l’Equilibrio, e credo che qualcuno di voi, qui, già se ne sia reso conto…

Goditi la tua K 75, è una moto grandiosa (... altro che "piccola moto": una "piccola" in Casa BMW è la R 45...), che puo’ permettersi di “guardare negli occhi” qualsiasi moto odierna, anche la piu’ blasonata…

(E te lo dice uno che dagli anni ’80 ha guidato e sezionato tutte le moto della produzione Mondiale… )

Alla prossima



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R 1200 GS Adventure
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vanth non è in linea