Quote:
Originariamente inviata da StiloJ
... cazzata galattica ... un'azienda non lo ammetterà mai pubblicamente ... spiegare per filo e per segno ... ecc. ecc.
|
Capisco, ma sinceramente dell'ammissione me ne infischio, quello che conta è riavere un mezzo conforme alle specifiche iniziali.
Sull'intervento non ho dubbi, conosco bene l'officina ed il meccanico presso la quale mi servo da 15 anni e rimango li durante gli interventi (tagliandi dovrei dire, che negli ultimi 9 anni la mia RT ha avuto bisogno solo di quelli).
Ma poi cosa pensate, che cambino il telaio senza dircelo?
Che accorcino il cardano senza che si sappia?
Che armati di frullino e saldatore, taglino gli attacchi e li spostino in un altro punto?
Sostituiranno l'ammortizzatore il meccanismo di precario/smorzamento del quale, essendo provvisto di ESA, è governato elettronicamente.
Perché tutto questo tempo? Perché la moto in officina?
Posso solo presumere che un nuovo stelo, magari di dimensioni e peso leggermente diversi (non dico la sezione, ma almeno lo spessore) potrebbe verosimilmente determinare una variazione in alcuni parametri dinamici.
L''ESA, aspetto che per la verità ho sempre criticato in passato, non è un sistema dotato di "regolazione del minimo" bensì è preimpostato in presets.
Quello attuale, migliore del precedente, "legge" le caratteristiche dell'asfalto e si adatta.
Il corretto funzionamento di questo sistema di sospensione, che tante lodi ha ricevuto anche presso la stampa specializzata, è quindi frutto di un mix di caratteristiche meccaniche e di elettronica che le controlla.
Qui si sta per variare una parte meccanica ergo, non escludo affatto che la modifica dello stelo non richieda anche la riscrittura del software di controllo e che la centralina della moto abbia bisogno di una nuova revisione del firmware.