ci sono due aspetti legati all'andatura su strada, specie all'improvvisata, che sono spesso trascurati, anche se magari motociclisti un filo più anzianotti come quelli di qde dovrebbero conoscerli bene. avere un'alta velocità da frenare prima dell'inserimento in curva porta quasi sempre a un inserimento, e di conseguenza una percorrenza fino alla corda, più lento di quello che, con le medesime capacità, si sarebbe potuto avere avvicinandosi alla curva con una velocità non necessitante forti frenate. questo è anche dovuto al fatto che con moto non sportivissime nelle tarature delle sospensioni, la fase di rilascio dei freni richiede qualche istante di transizione tra assetti che normalmente "sporca" la marcia o crea una percezione di precarietà che fa togliere leggermente "cattiveria" nell'inserire secco.
la seconda cosa è che con una marcia molto corta una momentanea chiusura del gas superiore rispetto al necessario, figlia di una momentanea incertezza, ha due difetti: rallenta maggiormente la velocità rispeto a quanto faremmo avendo dentro una marcia più lunga, e scompensa maggiormente l'assetto che avendo una marcia lunga. Inoltre in molti casi, subito dopo la corda, con moto molto potenti o molto coppiose (specie se prive di controllo di trazione) induce a risparmiare qualcosina sulla riapertura.
infine il freno (anteriore o posteriore) lo comandiamo noi, dobbiamo solo tenere conto dei trasferimenti di carico che spostano da dietro a davanti una certa percentuale della forza frenante massima applicabile prima di sbandare; mentre l'intensità di decelerazione del freno motore ricalca a ritroso la curva di coppia ed è quindi fortemente variabile. con una buona amalgama con la propria moto si impara a prevederla, ma non è mai la stessa cosa di una onesta toccata di freno...
__________________
本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
|