I limiti sul sella sono corretti 50 sul passo e 60 sul versante altotesino
Non ricordo di aver visto tabelle coi limiti sul versante trentino mi pare ci sia l'abitudine di indicarli all'ingresso del centro abitato ma non viceversa quindi i limiti laddove non è previsto lo specifico restano quelli extraurbani.
Intanto va detto che qui parliamo di una mozione ovvero i limiti sono sempre i soliti quindi non c'è d'aver paura di niente. inoltre questo è un argomento che si ripropone come le cipolle ma alla fine tutto resta come in passato (almeno per ora e mi auguro che sia così)
vorrei fare una considerazione perchè leggo di gente che prende paura e che sceglie o sceglierà di andare altrove per le motivazioni lette in parecchi post.
Personalmente io scelgo di andare in un posto perchè mi va di andarci e non mi preoccupo di certo dei limiti di velocità se foste tutti coerenti arrivati sul sella al confine con la prov. di Bolzano dovreste far dietro front.
Però resta il problema sicurezza che credo nasca soprattutto da un educazione civica e dalla consapevolezza di vivere in una comunità di persone. Non credo che un limite di velocità educhi l'utente della strada a diventare un pilota migliore tuttavia per come siamo messi oggi paese Italia la vedo un pò dura investire sull'educazione stradale.
A Trento si fanno campagne rivolte ai giovanissimi ma mi pare che siamo ancora distanti rispetto ad altre nazioni che hanno un senso di civiltà stradale più evoluto rispetto al nostro. Forse e dico forse i frutti si vedranno in un futuro sicuramente non prossimo.
Concordo con chi dice che il problema dovrebbe essere risolto anche dalle case produttrici ma contrasta con le politiche di vendita.
La nostra grande comunità viene spesso penalizzata da piloti che usano le strade come piste (inutile nascondersi dietro un dito) e quello che leggiamo in questo 3d (e in quelli del bracco o della forestale che sono poi identici ai pareri espressi da altri motociclisti su altri forum) non è altro che lo scotto cui siamo sottoposti.
A questo si aggiunge (parlo per il Trentino) una visione diversa delle politiche turistiche che ci stanno portando verso una maggiore qualità dei servizi (spero che un giorno si possa arrivare ai livelli di altoadige ed austria) e un concetto di turismo rispettoso della natura ovvero dello slow turism che tradotto sarebbe un turismo più sostenibile (sperando che queste teorie riguardino non solo i motociclisti ma anche le altre categorie motorizzate)
__________________
r1200gs orange namibia
honda xl 600 lm
http://trentinomotoadventure.com
|