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Vecchio 03-05-2014, 00:25   #2
Gioba
Pivello Mukkista
 
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Venerdì 2 Maggio 2014
Il cielo e' una tavolozza di colori, quando ci svegliamo, alle 8,00. Cupi nuvoloni neri incombono sui monti Velebit, a sfumare in innumerevoli gradazioni di grigio e rosa, per poi passare all'azzurro e al blu cobalto verso il mare aperto, in contrasto col candido biancore delle scogliere nude di Veglia-Krk e Arbe-Rab.
Partiamo alle 9,00, dopo un abbondante colazione e un rabbocco di carburante, per dirigerci verso sud, sulla Magistrala.
Per strada quasi nessuno, una decina di auto in tutto, in 100 km. e un vecchio camion sbuffante a rovinare la perfetta solitudine di questo asfalto serpeggiante sul canale di Velebit.
E' difficile scegliere se farsi coinvolgere dalle curve chiuse impegnative o bearsi del paesaggio in un andatura più turistica. Noi restiamo nel mezzo, lasciando volentieri strada a un paio di sloveni su Kawasaki "tappate" che ci fanno il pelo in curva.
Alle 11,00 ci fermiamo a Stari Grad, capoluogo del Parco Nazionale della Paklenica, per sgranchire le gambe ed un gelato.
A mezzogiorno imbocchiamo l'autostrada per Spalato.
E' una scelta difficile dover rinunciare al misto della Magistrala ma dobbiamo fare ancora molta strada e altrimenti non raggiungeremmo il nostro target.
L'autostrada per Ploce e' quasi deserta e non facciamo fatica a percorrere i 200 km. che ci separano dalla foce della Narenta-Neretva. In Croazia i lavori stradali procedono spediti ed e' una piacevole sorpresa il poter evitare il budello che, l'anno scorso, dal casello autostradale portava a fondo valle ed arrivare direttamente alla periferia di Ploce con quattro comode corsie.
Oltrepassata la piana alluvionale della Neretva, in breve arriviamo al confine bosniaco di Neum, totalmente rinnovato con strutture nuove, in acciaio azzurro, assolutamente inutili, visto che i doganieri croati e bosniaci non degnano di uno sguardo i nostri documenti, facendoci segno di proseguire. Lo stesso accade alla dogana bosniaca-croata, dopo una decina di km. e, senza colpo ferire, ci ritroviamo nuovamente in Croazia, provincia di Ragusa-Dubrovnik.
Nostra prossima meta Stagno Piccolo-Mali Ston, famoso per le sue ostriche, rotonde, dolci, grasse e squisite, uniche al mondo.
Ci fermiamo al ristorante "Luka Kapetanja" dove ordiniamo 12, anzi 13 ostriche a testa, oltre a un grosso sanpiero di quasi 4 kg. da fare alla griglia. A completare l'opera 2,5 l. del vino bianco secco di Sabbioncello-Peljesac e verdure bollite assortite. Alle 18,00, satolli, pagato il conto corposo (2050 kune) ma proporzionato a quanto abbiamo sbafato, risaliamo in moto. L'ultima parte della Magistrala, verso Dubrovnik, e' un piacevole snodarsi di curve e contro curve che ci aiuta a digerire e alle 19,00 arriviamo a Ragusa-Dubrovnik.
Valter individua un affittacamere in periferia che avrebbe due stanze doppie, bagno in comune, a 20 € a testa. A noi la cosa non va e troviamo un altro affittacamere, "Benussi", situato sulla piazza antistante la porta d'ingresso alla città vecchia. Le camere sono singole, 2 bagni esterni riservati solo a noi, per 40 € a testa, però le moto vanno lasciate nell'antistante parcheggio pubblico. Dopo qualche discussione decidiamo di dividerci, noi da Benussi, Valter dall'affittacamere "camoloso". Ci ritroviamo comunque alle 20,30 sul Stradun, la passeggiata storica del centro, per visitare la cittadella e per una birra rinfrescante.
Alle 23,00 riprendiamo la via della branda per ritirarci a riposare.
Km. percorsi 480
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R 1150 R
Yamaha X-City 350
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