Pivello Mukkista
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[REPORT] Ponte del 1 Maggio in Dalmazia
1 Maggio in moto in Dalmazia
Partecipanti: Giorgio, Rino, Gianfranco, Valter
Giovedì 1 Maggio 2014
Il meteo, nel mese di aprile, è stato alquanto incerto. Un continuo susseguirsi di perturbazioni atlantiche che hanno scaricato tantissima pioggia su tutta l'Italia. Siamo stati nel dubbio fino all'ultimo se partire o rinunciare. Poi la voglia ha prevalso sul buon senso e, approfittando di una mattinata di sole, siamo partiti.
Ci incontriamo, io, Rino e Gianfranco, al casello di Pamanova, alle 9,00. Il cielo e' in gran parte sereno seppur velato da qualche nuvola alta. Un caffè al volo e ci avviamo in autostrada verso Trieste e il confine di Rabuiese. Prima di Capodistria imbocchiamo la statale centrale dell'Istria, libera dal traffico dei turisti giornalieri diretti alle spiagge e praticamente deserta. Superato il confine croato alle 10,30 siamo a Pinguente-Buzet e proseguiamo verso S direzione Lupoglav e Albona-Labin. Non vogliamo pagare il pedaggio per l'autostrada Y dell'Istria e ci " perdiamo" sulla vecchia provinciale dismessa, infilandoci in tratturi dissestati dai quali veniamo fuori solo grazie al navigatore del BMW GS iper tecnologico di Gianfranco. Dopo qualche altra "incertezza" sul percorso finalmente arriviamo a Traghetto-Trget, un paesino sul Canal d'Arsa famoso per i suoi ristoranti di pesce. Alle 12,30 siamo al ristorante "Martin Pescador" dove ordinamo un vassoio di dondoli (tartufi di mare) e scampi crudi. A seguire un bel sarago e scampi alla griglia con insalata. Un bel litro di malvasia istriano ci aiuta a digerire il tutto e, dopo il caffè, pagato il conto (113 €), alle 14,30 riprendiamo il viaggio.
Dopo una mezz'ora raggiungiamo il ristorante belvedere sul promontorio di Fianona-Plomin, una terrazza a picco sospesa sul Quarnero con un panorama mozzafiato sul golfo di Fiume e sulle isole di Cherso e Lussino.
Non abbiamo fretta e ci godiamo il panorama e un buon caffè per svegliarci. Proseguiamo lungo la litoranea del Quarnero fino ad Abbazia-Opatija dove arriviamo verso le 16,00. Parcheggiate le moto ci facciamo una passeggiata di un oretta lungo i viali e i giardini liberty di questa località balneare dal sapore "austroungarico". Alle 17,00 il cielo si sta rannuvolandosi, e promette pioggia. Valter, al telefono, mi dice di essere bloccato da un temporale a Muzzana, e di attendere che spiova. Noi ci affrettiamo verso S e riusciamo quasi sfuggire alla pioggia. Solo qualche goccia ci bagna appena dopo Fiume, prima di ritrovare il sole e l'asfalto asciutto. L'autostrada tangenziale di Fiume, questo inverno e' stata ulteriormente prolungata e ora arriva fino al bivio per il ponte per Veglia-Krk, risparmiandoci le curve tortuose del golfo di Buccari-Bakar e un buon 1/4 d'ora di strada. Anche l'asfalto della strada costiera "Magistrala" e' stato completamente rifatto e al posto della vecchia "lastra di vetro" sdrucciolevole ore c'è un bel manto ruvido di un nero lustro che invoglia a piegare. Non ci mettiamo molto a percorrere gli ultimi km. E, alle 18,30 siamo in piazza a Segna-Senj, nostra meta. Non facciamo a tempo ad accostare che ci avvicina un tipo strambo su uno scooter sgangherato. "Ehi bikers, volete una camera?" "Dove è quanto?", domandiamo. 20 € e qui vicino, la risposta.
OK! E così seguiamo la nostra guida che, dopo aver aggirato la collina del castello che domina la cittadina, ci porta a casa sua. Di camere ne ha parecchie, alcune già occupate da bikers tedeschi, il posto per le moto e' abbastanza protetto e l'ambiente, seppur spartano, pulito.
Dopo esserci rinfrescati e cambiati, alle 19,30 ci avviamo per il sentiero che porta al castello e in paese. All'interno della Rocca e' stato ricavato un bar-ristorante, carino come ambiente, ma scarso nel menù e totalmente deserto. Ci fermiamo per una birra e proseguiamo verso il porto. Qui incontriamo Valter che finalmente, alle 20,30 e' riuscito a scansare le perturbazioni e a raggiungerci. Giusto il tempo di un saluto e siamo già con le gambe sotto il tavolo del ristorante "Starigrad" dove ordiniamo scampi grigliati e bolliti oltre a un piatto e di calamari grigliati e fritti. Un bel contorno di patate e bietole, un litro e mezzo di malvasia, caffè e slivoviz ci aiutano a digerire il tutto. Pagato il conto (1000 kune) si pone il problema di raggiungere le camere.
"Taxi non ce ne sono!" Ci dice il cameriere, ma si offre di accompagnarci lui. In tre saliamo su una sgangherata punto tre porte mentre Valter ci segue in moto. Facciamo fatica a far accettare 100 kune di mancia al nostro gentilissimo autista e finalmente possiamo andare a riposare.
Km. Percorsi 350
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R 1150 R
Yamaha X-City 350
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