17 febbraio 2014
Questa mattina giro le chiavi e sul display mi compare la scritta SERVICE.
Bene, ho fatto appena 3800 km e ne devo fare ancora almeno altrettanti! Ma che moto mi hanno dato ? Catena usurata e con 6200 km dall’ultimo tagliando? Sapevano benissimo che ne avrei fatti almeno 7000, mi aspettavo il tagliando e la catena a posto prima del noleggio, visto quanto ho pagato, non solo lavata e basta .
La strada di ripio Y71 corre lungo la costa del canale di Magellano con dei bei panorami .
Comincio ad incontrare un GS 800, poi dopo poco un altro e poi almeno altre 5, parecchio distanziate tra loro e mi accorgo che hanno l’adesivo come il mio sul cupolino, passano alcuni km e incontro anche il pickup con gli adesivi di Motoaventura. Suono il clackson, metto la freccia e mi fermo nella speranza che mi riconoscano, ma non si accorgono di nulla, sto fermo alcuni minuti per vedere se tornano indietro ma niente.
Verso sera troverò una chiamata persa sul cellulare fatta da un numero cileno che non è quello di Sonja ed effettuata circa 2 ore dopo l’incontro.
Questa sera manderò una bella mail a Sonja per : la scritta SERVICE, la catena scadente e il pickup che non si è fermato.
Proseguo verso il confine, raggiunta e superata la dogana cilena percorro il disastratissimo tratto di terra di nessuno fino alla dogana argentina, da qui in poi sarà solo asfalto.
A Rio Grande faccio benzina e merenda alla stazione di servizio YPF, nel frattempo osservo la coda molto lunga al distributore, una costante in Argentina.
Una cinquantina di km dopo Rio Grande la strada comincia a farsi interessante, compaiono alberi, foreste e, a Tolhuin, anche il Lago Fagnano.
Inizia a piovere e la strada sale sempre di più fino a raggiungere il Paso Garibaldi, che non è il Giuseppe che conosciamo noi ma Luis Garibaldi, 450 mt.
La strada poi scende abbastanza ripida sempre in mezzo alla foresta, sotto la pioggia raggiungo l’ingresso di Ushuaia.
Ho quasi raggiunto la meta, manca veramente poco. Mi stupisce il traffico e la frenesia della cittadina.
All’ufficio turistico fatico un po’ a trovare una sistemazione con un prezzo decente, gli hotel in centro costano veramente troppo. Trovo un hostal a circa 4 km dal centro.
Mi sistemo, mando la mail a Sonja, mi cambio e scrocco un passaggio in centro a dei ragazzi argentini amici della gestrice dell’hostal.
Ushuaia è molto turistica, un po’ come El Calafate. Molti negozi e ristoranti, per cena provo il merluzzo negro, specialità del luogo.
Qui è tutto “ il più a sud del mondo” .
Per tornare all’Hostal prendo un taxi e durante il viaggio vengo sottoposto ad un terzo grado dal taxista, molto curioso ma anche molto simpatico.
E’ arrivata la risposta di Sonja alla mail, tradotta : tieni di cura la catena e guida più calmo.