15 febbraio 2014
Oggi ritorno in Cile per un’altra meraviglia della Patagonia : il parco del Paine.
Mentre faccio benzina sopraggiunge una transalp con targa svizzera, sono marito e moglie e vanno anche loro a sud.
Seguo per un po' la 40 che è asfaltata, poi devio per i 65 km di sterrato della ruta 40 originale fino a Tapi Aike dove ritrovo l'asfalto e una pompa di benzina.
Dopo una quarantina di km prendo uno sterrato a destra che mi porta al confine su di un passo.
Altra dogana più simile ad un rifugio che ad un ufficio statale, nessuno in coda, pratiche veloci e scendo nella terra di nessuno verso il Cile.
Alla dogana altra ispezione dei bagagli da parte degli ispettori forestali, questa volta addirittura con lo scanner tipo aeroporto. Poco più avanti c'é uno strano bazar con un personaggio pittoresco che lo gestisce, cambio un po' di dollari in pesos cileni e faccio uno spuntino con due empanadas .
Panorama stupendo: laghi, montagne, ghiacciai, peccato per il traffico eccessivo e la polvere sollevata dai mezzi, a volte bisogna fermarsi perché non si vede più niente. Quando serve il vento non c'è mai !
Ingresso del parco a pagamento, prendono tutti i dati sia della persona che del mezzo. Mi informano che la strada di uscita che vorrei percorrere é chiusa dalle 10 alle 21 per lavori.
Ogni 5 km ci sarebbe da fermarsi a fotografare. Raggiungo l'hotel lago Grey, chiedo per una Camera, hanno solo una quadrupla e mi fanno pagare per quattro.
Ci penso una decina di minuti, l’alternativa è farsi i 100 km di sterrato fino a Puerto Natales partendo alle 21 quando riaprono la strada e quindi arrivare di notte, decido di prendere la camera, mi ci sarei pagato altri 5 giorni al Chalten !
Mi consola il pensiero di essere in uno dei posti più belli al mondo. Anche gli altri hotel del parco sono sulle stesse cifre.
Vado sulla spiaggia a vedere se ci sono i tempani (iceberg). Faccio circa 2 km a piedi solo all'andata e poi raggiungo anche il mirador.
Non sono fortunato stavolta, c'é un solo iceberg ed é un po' lontano.
Torno in hotel per la cena e comincia ad arrivare un vento gelido dal ghiacciaio, niente giretto, direttamente a letto.