Se è giusto ricordare come fa aspes la qualità di certi marchi automobilistici (alfa romeo) 30-40 fa, a cui possiamo aggiungere primati storici come quelli nel settore della plastica (Moplen) e delle macchine Olivetti, bisogna anche chiedersi perchè poi l'Italia ha segnato il passo. Il problema non è negli ingegneri o negli artigiani pieni di inventiva, che ci sono sempre, ma è come si dice nel "sistema-paese". E' vero che sono mancati i grandi industriali in favore di finanzieri e avventurieri, ma non basta. La Germania appartiene a quella cerchia di nazioni dove esiste una buona fiducia reciproca, pochissima evasione fiscale e corruzione, nessuna grande criminalità organizzata. L'Italia è invece messa malissimo in tutti questi ambiti: la criminalità organizzata succhia fra il 15-20% del PIL secondo Bankitalia, la corruzione è presente (secondo le statistiche della Guardia di Finanza) tanto in Lombardia quanto in Calabria, l'evasione fiscale è imponente e per reggere i conti pubblici siamo arrivati a una delle più alte tassazioni del mondo, infine gli italiani si fidano poco dei loro concittadini secondo le statistiche comunitarie (Eurobarometro) rispetto ai Paesi del Nordeuropa (leggi familismo, corporazioni, raccomandazioni...).
Quindi: molte tasse e poca convenienza di impresa, con poca certezza del diritto nel mercato. Ed eccoci al presente: in Germania il costo della vita è inferiore al nostro (37,2 euro al giorno contro 39,4) e il reddito medio è quasi doppio (2.590 euro mensili contro i nostri 1.410 nel 2012). Il nostro è un paese in declino strutturale (che vuol dire difficilmente arrestabile), con i più bassi livelli di istruzione e la più bassa natalità d'Europa (si fanno la metà dei figli che servirebbero per non decrescere).
Tornando alle moto, come già detto più sopra abbiamo ancora una buona piccola e media industria della componentistica, ma non sappiamo per quanto. La forza di queste imprese sta nel fatto che sono controllate da competenze tecniche e industriali, mentre la grande impresa ce la siamo giocata con finanzieri e furbetti. Sventolare bandiere è inutile (giustamente hanno tutte pari dignità) e tantomeno trasformare il nostro passato in una bandiera. Oggi il "popolo italiano" è in grado di costruire molte componenti di una Bmw GS, ma non una Bmw GS: non abbiamo una specifica dimensione e organizzazione industriale all'altezza.
Su questo non concordo totalmente con aspes: Aprilia e Ducati (venduta dai finanzieri ai tedeschi) sanno fare moto, ma la "commercializzazione" di una Bmw GS è già nel prodotto, studiato come mix di ingredienti tecnici ed estetici, prima di passare alla organizzazione di concessionari e officine. In compenso abbiamo molti consumatori "emotivi" e "impulsivi" per acquistare a quotazioni record l'ultimo modello, in modo da far girare l'economia (sopratutto la loro). Ovviamente non c'è nulla di irreversibile, ma il minimo è guardare in faccia la realtà.
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You don't stop riding because you get old, you get old because you stop riding
R1150GS - MXC 525
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