L'iniziativa dell'amico Trottalemme č encomiabile, io sono con lui nel ricordare i sacrifici il dolore la morte di migliaia di ragazzi poco pių che adolescenti. Il mio pensiero va alla costrizione che la maggior parte dei combattenti ha dovuto subire nell'essere costretti a partecipare a un conflitto del quale non sapeva nulla e non gli importava niente. In guerra si combatte si lotta si uccide soprattutto per poter tornare a casa e nella morte in battaglia non c'č nulla di glorioso.Ogni volta che visito Redipuglia o l'ossario del Grappa la rabbia per quelle morti inutili mi assale ma ancora di pių mi rattrista il fatto che il loro sacrificio non ci ha insegnato nulla. Nonostante le mie considerazioni rispetto profondamente chi vede la cosa da un'altra angolazione, il sentimento che comunque ci accomuna č il profondo senso di riconoscenza a tutti i caduti.
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