E' tanto che volevo raccontare questa storia.
Un giorno un automobilista, cambiando corsia, centra in pieno un motociclista che sopravveniva a velocità discreta, ma che, a parere mio, poteva forse essere visto. L'automobilista, tra l'incazzato ed il disperato, chiede a diversi presenti di prestare una dichiarazione a suo favore. Forse da un punto di vista strettamente legale, da codice della strada, poteva anche avere ragione. Non lo so, io ho una laurea in giurisprudenza, e proprio in virtù di ciò ho imparato a valutare criticamente la legge ed i cosiddetti tutori di essa. Quindi, chi sono io per giudicare cosa è giusto e cosa sbagliato? Chi ha torto e chi ragione? Sempre ammesso poi che sappiamo quale senso dare a questi due termini.
Ciò detto, alle insistenze del tizio automunito, non capendo che fino a quel punto avevo voluto essere cortese, mi trovai a sbottare "Insomma, parliamoci chiaro! Non m'interessa chi abbia ragione. Io, contro un motociclista, non testimonierò MAI!".
Sono passati anni, ero molto più giovane e forse parecchio più ingenuo ma, ripensandoci oggi, sono proprio fiero di non aver rischiato di tradire una persona che condivide la mia stessa grande passione.
Nel frattempo ho cambiato punto di vista su tante cose, ma ancora e sempre, su questo tema, mi sento di sottoscrivere il mio comportamento di motociclista in erba qual ero.
