sono molto d'accordo col siòr Trotta. In un mondo sempre più convulso dove tutto sembra sfuggire sempre più velocemente fra le mani, conservare dei momenti rituali di pausa che possono essere anche molto diversi da una persona all'altra ma che sappiamo di poter ripetere invariati e invariabili a dispetto del passare del tempo.... fare l'albero di Natale, lo spritz con gli amici o il calcetto del sabato sera, la gita all'agriturismo del delta prima dell'inverno o il "Garmisch" in tenda ai primi di luglio, la salita in moto alla Barricata il primo dell'anno....da quel senso di stabilità, quel minimo di confortanti certezze di cui si sente tanto il bisogno in un mondo che certezze non ha più............ma questi sono ragionamenti da vecchi............Trotta sei un vecchio bacuccooo!!!
