Aprilia e' un caso disperato ...i trascorsi recenti non sono certo brillanti e chiunque faticherebbe a rilanciarlo (il marchio non e' forte e nemmeno evocativo), ma sto cominciando a credere che alla Piaggio non capiscano il mercato ...e' ormai evidente che dare sfoggio di ciclistiche raffinate e sistemi elettronici all'avanguardia non assicura il successo ...inutile convincere il grande pubblico; secondo me bisogna farne un marchio piu' specializzato, di nicchia, fortemente legato alle competizioni (visto che vincono spesso e rilanciano anche nella moto GP) e da li' ripartire con prodotti coerenti con questa filosofia ...oggi non solo mancano la rete e un marketing adeguato ma anche una gamma in sintonia con questo progetto (bellissima moto la Caponord, ma dovrebbe essere marchiata Guzzi o Gilera ...le altre sono completamente inutili ...l'unica moto che ha senso e' la RSV4). Credo si possa imparare qualcosa guardando quello che ha fatto Ktm...
Per Guzzi il discorso e' diverso: il marchio e' fortissimo e per rilanciarlo si e' giustamente tentato di ripartire da dove ci si era fermati, giocando sulla citazione storica e contando sulla nostalgia degli appassisonati ...ha funzionato ma ora bisogna iniziare a considerare questo marchio a 360 gradi, ovvero un costruttore che deve fare tutto. La california, moto eccellente come riconosciuto da tutti, era dovuta, per cosi' dire, ma adesso occorre mettere in conto una gamma che comprenda anche sportive, naked e quant'altro. Non avrebbe senso adagiarsi sulla produzione attuale e sperare di vivere di ricordi; spianerebbe la strada all'ennesimo disastro (anche Bmw vendeva catenacci - oddio, anche oggi non scherza ;P - eppure ha saputo diventare un marchio generalista pur mantenendo il suo profilo alto di gamma).
E poi tanto, tanto, tanto e ancora tanto marketing ...la gente spende 20k euro per una moto con un vecchio boxer, una ciclistica improbabile e 4 plastiche disegnate a kazzo ...ci sara' un motivo