il discorso dell'energia che si recupera e' un po' delicato, niente viene regalato.Se devo spostare un aggeggio di qui a li e poi farlo tornare indietro l'energia spesa sara' uguale.O meglio.....Se devo aprire una valvola con molla antagonista dovro' accelerare la valvola e IN PIU' comprimere la molla, che nel desmo non c'e'.
Anche se la molla in fase di ritorno spingesse la camma e mi restituisse tutta l'energia il bilancio sarebbe pari.Col desmo non recuperi niente , ma spendi sia in dantata che al ritorno la sola energia per accelerare una massa. COn il tradizionale spendi esattamente uguale piu' la molla in andata e meno la molla in ritorno.QUindi in teoria e attriit a parte siamo pari, come e' giusto.
Ma la molla restituisce forse teoricamente tutta l'energia se si gira pianissimo. A man mano che si gira forte la molla spinge sempre meno in restituzione (mentre continua a chiedere tutto in compressione), e il perche' e' palese: la camma "scappa" avanti , fino al famoso sfarfallamento in cui la camma perde contatto dalla valvola perche' va tanto veloce che la molla non gli sta dietro.In questo caso ci vuole tantissimo ad aprire (velocita' piu' molla) e non viene restituito nulla, no so se mi sono spiegato.
E' come spingere uno che corre davanti a noi, se la sua velocita' diventa uguale alla nostra la spinta diventa un tenue appoggio....QUindi il desmo da questo lato e' meglio e un solenoide lavorerebbe come il desmo. Poi se il desmo ha problemi di attriti vari e' esulante dal discorso di principio fatto
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