Riporto in vita questo thread dopo molto tempo...
Cąpito solo ora in questa stanza molto interessante (mea culpa) e confesso che mi č venuta voglia, a pił riprese e in vari thread, di intervenire.
Di dire la mia, di recensire o di esprimere pareri.
Poi, in veritą, fino ad ora, ha prevalso il pudore che mi impedisce, quando si tratta di letteratura, di esternare troppo.
Sento il rapporto tra me ed i libri un po' come una vicenda privata, che posso dire ... forse per temperamento.
Tutta questa premessa per dire che al cospetto Rigoni Stern, tuttavia, rompo gli indugi, solo ricordare una sua opera, secondo me inspiegabilmente misconosciuta, che per me č stata una autentica folgorazione e che ho riletto pił volte, ossia Storia di Tönle
E' un tale affresco di un mondo alle prese con tragedie (prima guerra mondiale) e cambiamenti epocali (crollo dell'impero austroungarico), visto con gli occhi di un contadino che vive in un angolo periferico del regno e che si trova risucchiato dalla corrente degli eventi, che mi emoziona profondamente e che trovo, meriterebbe ben altra fama.
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Terque quaterque testiculis tactis, pilis detractis, pallegiatoque augello, omnia mala fugata sunt
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