Titolo: IL PRIMO E L’ULTIMO
Autore: Adolf Galland
Casa editrice: Longanesi & C., Milano
Anno di edizione: 1964
Pagine: 612
Lingua: italiano
Sicuramente il più famoso pilota della Luftwaffe. Con 104 vittorie aeree, numero alto anche se non ai livelli di tanti altri piloti, Galland (come dice già il titolo) inizia la sua carriera combattendo sui biplani già nella Guerra di Spagna fino alla sua ultima missione del 26 aprile 1945 quando è abbattuto alla guida di un Me-262 a reazione.
Personalmente è un libro che non mi è piaciuto, in quanto non racconta la sua biografia (come erroneamente si crede) ma piuttosto è un ripercorrere la storia della Luftwaffe durante la 2GM, descrivendo le scelte politiche, tattiche, strategiche ecc.
Ma io nella biografia di un pilota (come invece fanno altri piloti, Clostermann, Boyngton, Yaeger, biografie vere, non romanzate come quella di Saburo Sakai) cerco ben altro: voglio sentirmi in prima persona coivolto e immedesimarmi come se fossi nell'abitacolo dell'aereo, vedere ciò che hanno visto i suoi occhi, e sapere anche quanti colpi ha sparato. Le sue imprese, specie durante la Battaglia d’Inghilterra e quando era al comando dello JagdVerband 44, le ho trovate molto meglio raccontate in altri libri (purtroppo, come sempre, sempre e solo in inglese).
E se voglio leggere la storia della Luftwaffe, ci sono tanti altri testi.
Insomma: per me alla fine non è né carne, né pesce. Una buona occasione sprecata.
Naturalmente imho.
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Burgman 650
"Quando un Mustang arrivava in coda al tuo Me410, potevi solo pregare".
F. Stehle
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