Quote:
Originariamente inviata da pippo68
Questa pignoleria secondo me non porta da nessuna parte.
Il cittadino vessato da questa pignoleria, a sua volta, sarà sempre meno tollerante con le istituzioni e pretenderà dall'amministrazione pubblica più precisione e servizi in grado di soddisfarlo nella quotidianità.....
E' un cane che si morde la coda.......
|
E' una cosa di cui parlava già il Manzoni. E' una tecnica di dominio. Tu vieti tutto. Disapplichi completamente i divieti, altrimenti paralizzeresti la società, l'economia, ecc. O susciteresti una rivolta. Disapplichi il divieto di tutto, che hai stratificato in norme-manifesto ognuna quasi uguale all'altra (notate per es. cosa non si fa a livello penale per riproibire annualmente una cosa già proibita per dar l'idea che quella sia efficacia e determinazione), ma lo disapplichi fino al giorno che: a) ti serve un pretesto contro qualcuno in particolare che ti ha rotto le balle ma non puoi colpirlo con quella vera ragione per cui te le ha rotte; b) ti serve in generale fare immagine mostrandoti utile e cavalcando il bisogno di riprovazione che la gente inutile e frustrata ha costantemente, un bisogno di avere qualcuno da additare, per sentirsi rassicurata che quel nulla che essa è, è comunque meglio del reprobo della situazione - in termini spicci, è la spiegazione che H Arendt dava del lato soggettivo del razzismo nazista, che secondo me oggi ha più pregnanza di sessant'anni fa, anche se si manifesta a livello di microconflittualità capillare e non per grandi ceppi ideologici, razziali, socioeconomici ecc.
Politicamente in Italia è utilizzata per un altro scopo: avere la possibilità di scegliere a chi applicare le eccezioni. Avere regole inapplicabili è fondamentale per poter amministrare con certosina minuzia lo stato di eccezione, e l'amministrazione dello stato di eccezione è la definizione REALE di cosa sia potere. Infatti in Italia si è sempre in pochi a dire "togliamo quella norma"; tutti combattono per esserne semplicemente esonerati. E l'esoneratore acquista un potere immenso che nessun ordinamento gli potrà mai conferire in maniera franca e diretta. Basta avere lavorato dieci minuti in politica, o dieci giorni a una qualsiasi direzione del personale, per conoscere quanto l'Italia sia fondata ESCLUSIVAMENTE sulla concessione di deroghe. E' anche la ragione per cui è ingovernabile.