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Originariamente inviata da carbold
Butto benzina sul fuoco: su 100 colleghi ne salverei 5. Racconto un'aneddoto: avevo un pezzo d'acciaio con un foro e dentro questo foro dovevo inserire un inserto facendo in modo che non si graffiasse (c'era sopra una griglia da 70 micron delicatissima). Allora propongo "Semplice, riscaldiamo il pezzo e ci caliamo dentro l'inserto freddo". Mi son sentito rispondere: "Ma sei sicuro che il buco si allrga e non si restringe? Mi sa che dobbiamo fare i calcoli."
Che dire...io ci rinuncio
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Sono d'accordo con i tuoi colleghi, proprio per nulla con te:
in generale bisogna SEMPRE fare una valutazione ad hoc. A meno di non averla già fatta per un caso del tutto assimilabile.
Si chiama procedimento di progetto e verifica. E' proprio il minimo dei minimi in ingegneria. Insomma, la base, l'ABC.
A seconda di come vanno i gradienti termici, e quindi a seconda degli spessori e delle forme, non è affatto detto che il buco si allarghi. Oppure: il foro potrebbe ad esempio allargarsi in una direzione e restringersi nell'altra. Oppure ancora: potrebbe presentare dilatazioni difformi nell ospessore, così da formare sforzi di taglio e flessione. Ci sono molti modi in cui il lume può ridursi. Col piffero poi che c'inserisci il tuo "pezzo", come lo chiami tu.
Come fai a sapere che avrà un comportamento perfettamente isotropo e omogeneo? E' una tua assunzione gratuita.
Per quanto mi riguarda sbagli di grosso almeno su due fronti:
1) Il modo di presentare il problema. Ricorda che il primo passo per giungere a una soluzione è quello di porre bene il problema. Cosa che tu non fai, almeno in questo post.
2) Dare per scontata una soluzione senza avere un dato pregresso in mano. Si chiama "procedimento alla carlona", non saprei la traduzione nell'inglese di Oxford, ma sono certto che ce n'è una.
Hai torto.
Ma quello che non mi piace è il tono spocchioso che assumi con i tuoi colleghi.
Capisco arrabbiarsi su questioni di calcolo e di principio; succede spesso e, anche se può logorare, alla fine stimola l'intelletto.
Ma quello che tu fai è altro: voler insegnare il lavoro a chi ne sa probabilmente molto più di te.
Perdonami, ma sono uno che dice pane al pane...