Quando potersi definire un bravo motociclista?
Ragazzi, probabilmente la mia è la classica domanda da un milione di dollari, ma da quando uso il mio nuovo K1300S mi sono più volte chiesto cosa potrei migliorare del mio modo di guidare.
Non parlo tanto del buon senso e della prudenza alla guida, che ritengo di averne a sufficienza, piuttosto del mio livello di padronanza del mezzo, della esatta conoscenza dei limiti miei e della moto, delle corrette posizioni da tenere in piega o in altre situazioni, insomma, in poche parole, di tutto ciò che consentirebbe a me e agli altri di potermi definire un bravo motociclista.
Giusto per fare un paio di esempi: recentemente ho fatto un lungo viaggio di 1500 km, concentrati in 48 ore di tempo, insieme con mio padre, lui con il suo R1200RT e io con il mio K1300S. Ebbene, già dopo i primi km lui, sicuramente molto più esperto di me, mi fa notare che la posizione dei miei piedi sulle pedane è troppo avanzata in quanto non appoggio le punte dei piedi ma il tallone. Altro errore che mi fa notare è che nelle curve piego troppo poco e che rimango troppo aderente con le gambe al serbatoio, cioè non porto all'esterno il ginocchio.
Ora, non so se effettivamente gli esempi di cui sopra rappresentino degli errori o, semplicemente, una mia caratteristica di guida....ed è proprio questo il punto e la vera domanda che vorrei porvi: avreste dei libri sull'argomento o dei corsi di guida (non troppo esosi) da potermi segnalare? Ci sono delle regole universali sul corretto modo di stare sul mezzo? Come faccio a capire quanto posso osare nel piegarmi in curva?
Mi scuso per la prolissità e per l'eventuale banalità delle mie domande.
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I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri.
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