Il problema non è quanto dovrebbe costare.
Ci costa già anche troppo, in tasse e balzelli vari.
Il problema è il "retroterra culturale".
Qui da noi le strade godono di una manutenzione approssimativa, sono trascurate e concepite come un "fastidio necessario" da parte della cultura dominante, quella del "politically correct", per intenderci, che provvede anche a riempirle di strisce continue e trappole elettroniche, per indurre noi malcapitati a muoverci in modo "sostenibile", accampando le scuse più improbabili.
Tutto questo viene fatto in nome di una presunta sicurezza, invece di rendere le strade davvero più sicure e più godibili per tutti.
Dopodiché, i panorami, non le strade in sè ( il Pordoi in questo periodo ha un fondo leggermente disastrato) sono assolutamente straordinari.
Per fortuna, almeno su quelli, i burocrati dello stato italiano non possono intervenire....