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Vecchio 20-06-2013, 10:38   #7
cecco75
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5° giorno: Martedì 21 maggio, Rize (Tur) => Mestia (Geo), KM 380

Questa mattina ci mettiamo in marcia con un bel sole, costeggiamo il mar nero ed in 40 minuti siamo al confine Georgiano. Abbiamo poca benzina, ma in Georgia, dove costa la metà, ci arriviamo. Il confine, che è bello piazzato dopo una curva in galleria (della serie che se ci arrivo veloce lo passo senza controlli….) ci fa perdere circa 30 minuti. Soliti controlli ma ci colpisce la bella frontiera Georgiana. Moderna e pulita, hanno anche la web cam per farti la foto….ovviamente senza casco.
Tutti belli pimpanti per l’arrivo in Georgia mettiamo piede, anzi ruota, subito dopo il confine per cambiare i soldi, a 10 metri dalla dogana, e veniamo investiti da una decina di bambini Rom…(gli unici trovati in 9000 km) ognuno la vede come vuole, quindi non mi dilungo…..comunque occhio. Meno male che avevo tutto chiuso, valige e tasche del giubbotto. Metto la prima e me li stacco di dosso. Faccio venti metri e riusciamo a cambiare gli € in lari.
I primi km in Georgia, verso Batumi, colpiscono subito per la differente sensazione che il panorama trasmette rispetto alla Turchia. Molto verde. Molte mucche per strada. Gente tranquilla. Relativamente alla guida dei Georgiani mi aspettavo chissà che, quindi siamo entrati con sospetto, ma in generale non abbiamo avuto mai grossi problemi.
La strada ci porta a Batumi, località di mare e di casinò, in forte espansione. Bei viali che percorriamo sotto un bel sole. Si affacciano le prime buche, che all’inizio prendiamo come un gioco….dopo tanta autostrada…
Ci avviciniamo a Mestia, dopo aver fatto un sosta per un bel pieno con venti euro. Che soddisfazione, la benzina a 1 euro. Facciamo subito gente, la domanda principale è quanto costa la moto, è una cosa che è la base di ogni chiaccherata. Lo vogliono sapere in dollari, tutto lì a come controvalore il dollaro (alberghi per esempio), anche se l’euro si stà diffondendo. Sono curiosi e simpatici e facciamo un po’ di teatrino prima di salutarci.
Riprendiamo la strada per Mestia che sale su in montagna.
Mi immaginavo una imponente catena, considerando anche il fatto che si parte dal mare, invece il Caucaso ci accoglie dolce. La giornata è serena e la catena si fa vedere un pezzo alla volta, gola dopo gola. Si sale, è ovvio, ma non ci sono tornati mozzafiato, ma una bella strada, nella prima parte anche scorrevole, che sale costeggiando un fiume di un grigio secco, alimentato dalla tanta neve.






La strada parte molto ampia e dolce e via via che si fanno km (circa 120 in totale dalla pianura) si stringe e sale. In alcuni punti, oltre alle solite mucche, troviamo un po’ di sassi sulla carreggiata e dei cantieri aperti per togliere le frane che via via cadono.
Arriviamo a Mestia e lo spettacolo è tipico di montagna.



Il paese è povero ma si vede che gli investimenti sono discreti. Due/tre alberghi sono in costruzione. Noi troviamo posto in un B&B molto carino, che con poco ci fa dormire e mangiare. È fresco. Circa 15 gradi di sera, ma pensavo peggio. Visitiamo il paese e beviamo qualcosa in un bar. Ci sono altri turisti, tedeschi e inglesi, venuti a fare Trekking. Mi colpisce la nuova costruzione della Polizia, un palazzo moderno e bello al centro del paese, una costante che ci accompagnerà anche in altri villaggi della Georgia. Vicino alla stazione di Polizia ci sono diversi enormi camion per il movimento terra...sono enormi!!!



La voglia sarebbe di rimanere un giorno in più ed andare a Ushguli, ma non lo possiamo fare. La strada dovrebbe essere percorribile, ma dobbiamo ripartire il giorno dopo. Rimarrà il rimpianto per l’intero viaggio.
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Gs 1200 Triple Black
Prima del viaggio il compagno, prima della casa il vicino

Ultima modifica di cecco75; 20-06-2013 a 15:20
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