2° giorno: Sabato 18 maggio, Lubiana (SLO)=> Plovdiv (BUL), KM 1.100
Oggi tappone di trasferimento, sveglia alle 4:15, partenza alle 5:00.
Partenza con 7 gradi, belli freschi, ma il triplo strato della Spidi Marathon fa un egregio lavoro. Ho comprato questa tuta due mesi fa, ed ora la testo. Gli stivali santiago (Bmw) invece, sono sempre una sicurezza.
La strada è libera e piacevole, scorre sotto di noi per km e km, partendo dalla Slovenia il paesaggio ci riserva prati e monti che si alternano illuminati da un sole che per fortuna ci fa compagnia. Attraversiamo la frontiera croata senza neanche fermarci, passiamo il territorio croato dove il traffico si è un po’ intensificato ed entriamo in Serbia, qui la frontiera ci impegna per non più di 10 minuti. Il caldo si fa sempre più incalzante ed ormai siamo sui 30°. Purtroppo, fino a ieri ero sotto antibiotici e cortisone a causa di una stupida influenza, ed oggi mi sento senza energie e non poco stordito.
I km fatti aumentano, oggi volevamo almeno passare Sofia, con l’obiettivo di arrivare al confine Bulgaro Turco, per ora siamo in linea con il programma.
Nell’attraversamento della Serbia, il navigatore e i lavori in corso, ci fanno passare nella periferia di Belgrado, costeggiamo un immenso mercato dell’usato in cui tutti vendono tutto. Ci sono migliaia di persone, ben presto ci troviamo in coda su una statale piena di gente e macchine e la temperatura rapidamente sale. Per fortuna, dopo poco, raggiungiamo di nuovo l’autostrada e riprendiamo il viaggio.
Sosta pranzo in un’area di sosta, ordiniamo il cevapi. Quando sono stato in il Bosnia, specie a Sarajevo ho sempre mangiato con gusto il Cevapcici, piatto semplice a base di carne, pane, cipolla cruda, accompagnato da yogurt. In effetti è parente, ci arrivano delle salsiccine con pane e verdure. Ripartiamo con il pieno in pancia e in moto; pieno che, via via che passano i km, costa sempre meno.
Lasciamo Nis e l’autostrada a favore per una bella statale che ci permette anche di ritrovare un pò montagna, e così ci avviciniamo al confine Bulgaro, dove incontriamo 5 tedeschi a bordo di Gs 800, belli leggeri e pronti per fare dell’off. Non abbiamo il tempo di fare due chiacchere e ci salutiamo soltanto.
Il Border Bulgaro è vuoto e in 5 minuti siamo liberi di andare. La strada prosegue su una statale fino a Sofia, che attraversiamo nel suo centro storico. Non ero mai stato a Sofia, ma il centro mi stupisce per la sua bellezza. Pessimo invece il manto stradale che in alcuni punti è tipo di marmo liscio liscio …..passarci con un Gs carico è rischioso e procediamo come sulle uova. Ci ributtiamo in autostrada e raggiungiamo, facendoci largo fra moscerini di ogni genere, la cittadina di Plovdiv. Saranno i 1.100 km, ma di vedere la città, che non ci sembra nulla di che, non ne abbiamo voglia e ci dirigiamo verso l’albergo che il giorno prima avevamo visto su internet.
Hotel Liepzib, gli è rimasta solo la superior, ma quando ci dice il prezzo, 45€ la doppia, lo prendiamo al volo

. Ottimo, 4 stelle, arredato stile roberto cavalli, camera grande e con moto park nel proprio parcheggio.
Parte subito una birra, dopo 15 ore ce la possiamo concedere. Siamo quasi al confine turco…con un giorno e mezzo di viaggio alle spalle….