Credo che alla base di tutto vi sia una bella dose di invidia.
Ai raduni BMW/Honda/Yamaha, per contare 100 moto, occorre un preavviso di sei mesi, quando non di un anno; ai raduni di Harley, le 1000 moto si raggiungono con un "avviso" di due giorni.
Gli harleysti hanno uno spirito aggregativo sconosciuto a chiunque non lo sia.
Le Harley sono bellissime e frutto di una cura nei minimi particolari che nessun altro marchio conosce.
Non tutti sono ricchi, anzi. E' il loro amore per la propria moto che li porta a fare un po' di sacrifici economici per abbellire il proprio cavallo d'acciaio.
A loro piace procedere in gruppo.
E' una colpa? Bisogna condannarli per questo?
Macinano migliaia di chilometri per un raduno: e questo è bellissimo.
Un biemmewuista siciliano, prima di partecipare ad un raduno a Reggio Calabria ci pensa dieci volte; un harleysta norvegese, un raduno a Roma non lo pianifica neppure: sale in moto e parte.
E non è solo na questione di soldi: è amore.
A me i raduni non piacciono, mi annoiano. Non mi piacciono gli eventi dove tutti sono ammassati da una parte, spostati da un punto all'altro come sacchi di patate, con due o tre che si atteggiano a capo e si ergono a direttore d'orchestra.
In 35 anni di moto di raduni ne ho fatti un bel po' e, pur rimanendo in stretto contatto con molti motociclisti, ho preferito diradare la mia presenza poichè non mi diverto.
Ma questo è un mio problema.
A questo raduno di Harley sono andato per qualche ora con un'HD prestatami da un amico.
Più che altro per la curiosità di vedere tante migliaia di moto parcheggiate l'una accanto all'altra per chilometri.
La mia "partecipazione", visto che abito a Roma, è stata indolore, ma non ho cambiato la mia opinione.
Ma, tra il non amare i grandi assembramenti e il criticare, come ho letto da qualcuno, ci corre.
A loro piace, si divertono, portano soldi ai ristoranti ed agli alberghi.
Certo si vestono "alla loro maniera" con giubbetti di pelle pieni di pin's e caschi a scodella; molto meglio di alcuni, possessori di moto di altre marche, che sembrano quei manichini esposti per invogliare i clienti ad acquistare la tutina ultimo grido od il casco supertecnologico.
Loro, gli harleysti, sono così. Che male c'è ?
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