Pivello Mukkista
Registrato dal: 07 Apr 2013
ubicazione: LATISANA (UD)
Messaggi: 60
|
San Marco nei Balcani
Mercoledì 24 aprile 2013
"Gieri sera go fato la bala!"
Così si giustifica Valter, in ritardo all'appuntamento alla pasticceria al ponte sul Tagliamento di San Michele.
Dovevamo incontrarci alle 9,00 ma sono già passate le 10,30 quando arriva, sul suo BMW r1200r.
La giornata e' comunque splendida, un caldo sole, dopo una primavera fredda e piovosa, promette un viaggio piacevole.
Per riguadagnare un po' del tempo perduto, imbocchiamo l'autostrada fino a Trieste e alle 11,30 siamo al confine sloveno di Pese. Proseguiamo sulla statale per Fiume-Rijeka dove arriviamo verso le 12,30. C'è poco traffico e la tangenziale scorre veloce fino a Buccari-Bakar, dove imbocchiamo la Jadranska Magistrala, la strada costiera della Dalmazia.
Una sosta in banca a Crikvenica, per acquistare un po' di kune (100 € = 754 kune) e riprendiamo il viaggio verso sud.
Alle 14,00 raggiungiamo la cittadina termale di Selce, affacciata sulla costa antistante Verbenico-Vrbnik, sull'isola di Veglia-Krk, in cerca di un locale dove pranzare. Ci fermiamo al ristorante "Alberti" - Jelicica 8 - tel. +385-(0)98-9583563, sul lungomare, dove e' facile parcheggiare avendo sott'occhio le moto e ordiniamo 1,5 kg. di scampi al vapore con erbette e patate, il contorno tipico dalmata, e una bottiglia di zlathina, il famoso vino secco aromatico di Verbenico. Dopo un caffè e il conto (200 kune a testa), alle 15,00 riprendiamo il viaggio verso sud.
Il traffico sulla Magistrala, gia' scarso fino a Segna-Senj, diventa quasi inesistente superato il bivio per il valico che scavalca la catena dei monti Velebit e raggiunge l'autostrada per Zara. La strada costiera, ormai ignorata dal traffico commerciale, diventa una sorta di pista privata, con due carreggiate sgombre a disposizione e una serie infinita di curve e contro curve a sfidarci all'ultima piega. Una lotta psicologica tra il farsi ammaliare dalla sinuosità del percorso o dalla bellezza del paesaggio, col mare cobalto che contrasta col bianco abbagliante delle isole del canale di Velebit. Superato Karlobag, alle 18,00 siamo a Starigrad, dove sostiamo qualche minuto per sgranchire le gambe.
Alle 18,30 superiamo il vecchio ponte "Tito", una avveniristica struttura in acciaio, sospesa sopra il lago salato di Maslinica, orgoglio della ex Jugoslavia socialista degli anni 60. Proseguiamo sulla strada per Zara fino a Posadarje, dove svoltiamo al bivio per Benkovac, un itinerario che attraversa il territorio della Krajna, campo di battaglia della guerra del 1994, dove innumerevoli case diroccate e cimiteri sventrati ricordano quei giorni terribili. L'asfalto e' vecchio, liscio, sconnesso e pieno di buche e debbo impegnarmi per stare dietro a Valter che, come un asino che sente odore di stalla, si lancia a 120 all'ora lungo i rettilinei deserti.
Alle 19,30 raggiungiamo Scardona-Skradin, un paesino bagnato dal fiume Cherca-Krka, punto di partenza per le escursioni alle cascate del Parco Nazionale omonimo. Per 50 € troviamo due stanze da un affittacamere, che dispone anche di un cortile chiuso dove ricoverare le moto. Dopo esserci rinfrescati, alle 20,30, andiamo a cena al ristorante "Zlatne Skolje", sulla via principale nei pressi della chiesa. Ordiniamo una scarpena (1,3 kg. - 460 kune al kg.) e un bel sarago (550 gr. - 400 kune al kg.) alla brace che annaffiamo con due bottiglie di "Debit", il vino bianco aromatico locale (120 kune bottiglia). Pagato il conto, 1100 kune, ci concediamo una bella passeggiata digestiva prima di coricarci.
Km. percorsi 450
__________________
R 1150 R
Yamaha X-City 350
|