Boh per 84 anni Husqvarna moto è stata svedese prima della vendita agli italiani, non credo che gli svedesi ne abbiano fatto una questione di bandiera. Semmai di tecnica, dato che furono dei tecnici svedesi ex Husky a fondare la Husaberg per restare nell'enduro "duro e puro". Husaberg poi fu acquisita da Ktm (commerciare in moto è una brutta bestia per tutti, anche per i nordici). Quindi se ora Ktm (che risulta sempre a maggioranza Pierer-Austria) si prende Husqvarna una logica c'è. In una fase di ridefinizione delle strategie produttive non è strano un periodo di cassa integrazione. Certo le preoccupazioni ci sono perchè la stessa Husaberg va a rilento, Ktm ha provato a differenziarla con motori innovativi e distinti ma non l'ha azzeccata.
Ma attenzione: le vendite di Husky hanno avuto una crescita record del 16% nel 2012 (contro il 2% delle moto Bmw). Bmw non se n'è disfatta mica per un problema di vendite. Dell'operazione Bmw analisti come
Bloomberg hanno detto che i tedeschi non sono riusciti a creare sinergie aziendali e portare la clientela yuppie delle loro moto verso il fuoristrada. Insomma a fare l'inverso di ciò che a Ktm è riuscito bene con l'espansione nel settore strada. Husqvarna e Bmw erano rimaste corpi separati, non funzionali l'uno all'altro.
Una cosa è certa: è difficile sopravvivere in un unico segmento moto, bisogna differenziare anche quando le cose vanno bene. Ci prova Bmw con gli scooter, lo ha fatto Ktm, sarà molto difficile ma vitale per Husqvarna.