Le buone nuove:
"Oggi tutto incerto a parte il meteo: finalmente sole, tanto sole, solo sole! E sapete cos’è il bello? Che la moto che più di ogni altra è stata sviluppata sotto l’acqua ha incantato tutti i tester, sorprendendoli uno a uno chilometro dopo chilometro, senza nessuna eccezione, come se in questi primi giorni di comparativa fosse stata buona buona in attesa… della schiarita. Sui passi di montagna tra i più belli della Grecia la Triumph Tiger ha sfoderato eccellenti doti di telaio e di motore in una combinazione magica di equilibrio tra comfort e prestazioni. Inutile dire che la GS adesso sente il fiato sul collo. Tanto più che anche Honda ha finalmente mostrato i muscoli con un motore eccezionale (merito anche dell’Akrapovic) e del cambio DCT che, nei prossimi anni, potrebbe rivoluzionare il modo di andare in moto: lo dimostra il fatto che giorno dopo giorno si sta facendo strada anche nel cuore dei nostri tester più “duri e puri”.
E LE ITALIANE?
Di Moto Guzzi abbiamo già detto: piace nonostante una sfilza di difetti, che secondo molti la rendono “umana, piacevole e anche divertente. Di Ducati e Aprilia, invece, parliamo stasera per la prima volta perché volevamo aspettare di incontrare un misto guidato vero, ovvero l’habitat naturale del cerchio da 17” (sono le uniche due a montarlo). Ebbene, la Multistrada ha fatto un grosso passo avanti rispetto al passato. Alcuni tester neppure la riconoscono. Invece la Caponord ha deluso. Le aspettative erano altissime dal punto di vista dinamico (come sempre quando si parla di Aprilia), e invece la moto si guida solo bene. Il fatto che sia la più economica la rende comun que una sceltas valida. Ma di certo, a giocarsi i tre gradini del podio, domani lei non ci sarà."
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