12° giorno: Ouarzazate - Azilal 270 km.
Ormai anche del posteriore del 690 non è rimasto più nulla e dato che mancano quasi mille chilometri al porto di Nador, continuiamo la ricerca di un copertone.
Da un gommista della città salta fuori un vecchio MT 21 che di sicuro ha visto tempi migliori. In ogni caso ha almeno 6/7 mm in più del battistrada di quello montato ora, per cui Gianpy decide di fare il cambio.
Oggi dobbiamo valicare la catena dell'Atlas, ci aspettano dunque salite, passi e discese. Prima però di inforcare la regionale che punta verso Demnate e quindi il Nord, un'ultima pista è d'obbligo.
I primi chilometri sono scorrevoli sul ghiaino battuto, poi il tracciato scende nell'alveo del solito oued e attraversa un villaggio con una kasbah stupenda.
Gianna mi perdona la piccola divagazione di 25 chilometri dopo avergli mostrato la foto mentre attraversa il guado e mi promette una serata romantica solo per noi.
Ripresa la strada asfaltata, comincia il divertimento on the road: curve, curve e curve da copiare a gas spalancato, mentre la quota sale oltre i 2000 e ci porta a valicare due passi. Ricompare la neve e qualche frana, segno tangibile delle piogge dell'altra settimana.
Scesi dal passo un piccolo cartello indica che siamo nella valle del Tassaout: conifere, greggi, minuscoli agglomerati fatti di fango ora marrone ora rosso a seconda dei calanchi argillosi che vengono utilizzati per la costruzione.
Durante la sosta per la solita omelette il gestore del locale mi indica l'inizio della pista che scende fino a Skoura. "80 chilometri al margine dell'oued....." mi dice. Segno il punto e ringrazio con la speranza di reincontrarlo un giorno uscendo da lì.
Un terzo passo ed ecco la discesa verso Demnante. Oggi, complice il fatto che siam consce di essere ormai sulla via del ritorno, decidiamo di fare le turiste e così ci dedichiamo alla visita delle Cascate d'Ouzoud. E per una volta ringraziamo per tutta l'acqua che è scesa nei giorni precedenti il nostro arrivo.
Da buone vecchie signore, ci concediamo un tè pomeridiano ed una "crepe berbere au miel" all'ombra di un pergolato che offre un bellissimo panorama sulla valle sottostante e sul sole calante. Poi con calma, prima del buio, ci dirigiamo ad Azilal per passare la nostra ultima notte in Marocco.