Allora vediamo se riesco a farmi capire senza scrivere un poema. Partiamo dall'esigenza di creare una rotta a tavolino con uno degli strumenti che si hanno a disposizione (mapsource tyre o altri a piacere), bene uno si mette d'impegno per fare il percorso sulla base di letture o consigli ricevuti da chissachi, evita di passare da un determinato punto per vari motivi o semplicemente perchè vuole passare da li e alla fine di tutto ottiene un file compatibile con uno o l'altro navigatore, lo trasferisce nello stesso e poi:
Con tomtom = accende il nav che si accorge di avere un nuovo percorso da compiere, il nav chiede se si vuole raggiungere la meta e dopo aver ricevuto la conferma inizia ad analizzare quale è la strada migliore per arrivarci, alchè uno si domanda < ma allora perchè caspita mi sono smarronato tanto per creare il percorso che volevo io? > vabbè quidi devo mettere + punti di passaggio in modo da obbligare il nav a calcolare proprio la strada che voglio fare io, però dico chi mi assicura che mentre viaggio sto effettivamente passando per il MIO percorso? nessuno! Quindi se si sceglie questa modalità di procedere si viaggia con questa "ansia". Senza contare che se non passi per il punto intermedio, uno qualsiasi perchè decidi di fare una deviazione, il Tomtom insiste per farti passare da quel punto anche facendoti tornare indietro, unica soluzione è cancellare il punto intermedio dall'elenco, quindi + ne metti di punti e + ci sarà questo rischio.
Il Garmin invece quando si trova a digerire una rotta precaricata, fa fare esattamente quella e se decidi di deviare, il navi ti consiglierà una rotta per farti arrivare sulla via maestra.
Concludendo, io per questo motivo, dopo aver iniziato la mia "esperienza navigatoria"

con Garmin sono passato a Tomtom e dopo essermi azzuffato con le tre versioni di Rider sono tornato a Garmin.