x Biff
Ho letto i tuoi interventi e posso anche capire il tuo punto di vista.
Capire, ma non giustificare... In un'occasione come questa non c'era posto per le giustificazioni sul tifo.
E' chiaro che non tutti i tifosi sono razzisti. E' altrettanto chiaro che allo stadio ci vadano persone di ogni estrazione sociale e culturale. Ma è purtroppo indubbio che il tifo di oggi si sta sempre più snaturando e coinvolge cerchie sempre più ampie di persone che si comportano sempre peggio.
Tutto questo senza necessità di andare a prendere gli ultras che sfasciano autogrill e vagoni ferroviari e che, presi uno per uno fuori dal branco, diventano altrettanti conigli... Se guardi le trasmissioni in studio, la loro frequente volgarità e scompostezza e la preponderanza del calcio negli argomenti dibattutti capisci che si sta degenerando e capisci cosa intendo.
Biff, ripeto che il calcio in sé è un bellissimo e antico sport di squadra, ma circondato com'è da emotività, corruzione, storie di doping (con tanto di morti e malati, vedi le accuse del fratello di Mazzola), violenza, interessi, ignoranza, ha perso completamente il suo contenuto sportivo nobile per lasciare posto solo alle pulsioni più basse e grette. Inoltre, è diventato anche molto noioso. Lo sport in genere è molto cambiato, è vero; ma gli sportivi genuini ancora esistono e, ti assicuro, sono molto differenti dai calciatori: per preparazione, mentalità, spirito. E, soprattutto, la partecipazione (tifo) è differente...
In un paese dove è considerato "lettore forte" colui che acquista 10 libri all'anno i libri con le barzellette di Totti vanno a ruba: alta letteratura. Perché? Perché Totti è un calciatore rinomato. Le cronache frivole sono piene delle fidanzatine dei calciatori, ma la gente spesso manco sa cosa sia la teoria di Darwin, cosa sia esattamente l'inflazione o cosa succeda una spanna fuori dai confini nazionali... e siamo in Europa!...
Naturalmente, lo stesso può valere per gli hooligans, ma mi pare che in Italia il calcio conferisca un atteggiamento provinciale che si allarga a buona parte della società, anche a quella che vorrebbe restarne fuori e, invece, si vede costretta sul lavoro, nelle serate tra amici o alla televisione a sorbire discussioni demenziali... Senza contare che tutta questa bravura calcistica non mi sembra che sussista sul campo.
I miei sono discorsi di uno che il calcio ormai lo abborisce e quindi sono probabilmente viziati. Ma, a giudicare dai post, mi pare di essere in buona compagnia. Questo appoggio è solo di taluni del forum, ne sono convinto, gli altri si sono probabilmente astenuti. Ma quando c'è di mezzo quel mix di ignoranza-razzismo-violenza, caro Biff, non ci sono scusanti...
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