Abito in alta valsugana da un bel po' di anni e, come capita a volte, la voglia di scoprire posti da visitare spinge verso mete lontane tralasciando quelle a portata di mano. E' assodato che con l'avanzare dell'età il raggio d'azione aumenta a scapito dei luoghi più vicini alla propria dimora. Ricordo che da ragazzino conoscevo ogni sasso nei dintorni di casa e man mano che crescevo l'orizzonte si spostava sempre più in là alla ricerca di cose nuove. La zona in cui abito ora è dominata da un antico castello, quello di Pergine appunto, che ho sempre osservato da lontano con aria di sufficienza. Qualche giorno fa ho rotto questo tabù e ho deciso di perdere un giro di lancetta per vedere da vicino questo maniero conscio del fatto che avrei cmq potuto godere del foliage trentino e delle ultime giornate serene.
Il castello di Pergine da anni ospita un ristorante e un albergo e apre le porte per mostre d'arte contemporanea, purtroppo la voglia mi ha assalito in ritardo e lo storico edificio era chiuso tuttavia questo non mi ha impedito di passeggiare lungo le mura e di scoprirne gli angoli più nascosti e di cogliere particolari invisibili da lontano. Se vogliamo si è trattato di una piccola lezione di vita che finirò di apprezzare quando i cancelli si apriranno per la nuova stagione
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Il castello di Pergine visto dal Parco dei Tre Castagni (ex ospedale psichiatrico di Pergine V.na) che in questi giorni vede alcune nuove areee di verde sottoposte a restyling per l'uso openair per sport, eventi e manifestazioni