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Vecchio 29-10-2012, 21:48   #7
momi20
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Ormai sono alla fine delle mie vacanze, oggi è lunedì, 11 giugno e prevedo di arrivare ad Hanoi nel primo pomeriggio



non posso saltare la foto da questo straclassico monumento vietnamita



i muratori che mi hanno prestato i mattoni per appoggiare la macchina fotografica



oggi il caldo è davvero micidiale, mi brucia la t shirt a maniche lunghe: infatti in questa cittadina la gente dorme per le strade



sapete che mi è sembrata un ottima idea ?



la AH1 che riporta ad hanoi è un polverone unico, ocn un numero impressionante di camion. Però ho notato che tutti gli autisti lasciano la destra della corsia libera, per i motorini. Infatti è molto più pericoloso il sorpasso a sinistra che quello a destra. Ovviamente mi sono adeguato.





queste le mie condizioni e quelle della moto appena arrivato ad Hanoi



sono andato a riportare la moto al nolleggio, ma ho chiesto per cortesia di poter lavare io la moto. Siamo andati in un parcheggio per bici e moto, ho pagato e mi hanno dato il necessario per lavare la mia piccola grande Yamaha





Il nolleggio scade domani e quindi torno all’ostello (sempre quello) e stavolta sono nella camera al primo piano: io e 5 ragazze. Mi dicono che una è italiana. Nel pomeriggio, dalla reception dell’ostello, viene offerta la birra agli ospiti: dopo i fiumi di vodka penso proprio di potermela permettere. Mentre sto scrivendo una mail, si siede una ragazza vietnamita e mi chiede se la moto è mia. Non parla un inglese malvagio e dato che è decisamente carina, non è stao difficile attaccarmi la pezza. Sorvolo sul fatto che probabilmente ho l’età di suo padre e le spiego il giro che ho fatto. Lei lavora in questo ostello e in un ristorante. Arriva la birra e ci sediamo dai divanetti. Arriva anche una ragazza americana che è nella mia camera. Al mercato serale le hanno tagliato la borsa e senza che lei se ne accorgesse, le hanno rubato soldi e passaporto. Quando lo ha raccontato per telefono alla madre, questa non le ha creduto, dicendole che era una scusa per il fatto che sicuramente era sbronza. Io continuo a parlare con la ragazza vietnamita…quando arriva l’imprevisto. Una ragazza alta, coi capelli biondi, che avevo visto ronfare in camera si viene a sedere. Si presenta, è francese e lavora per una compagnia aerea australiana. “ Piacere-dico io- mi chiamo Maurizio e vengo dall’Italia” e mi giro subito a riprendere la conversazione con la ragazza vietnamita. Non c’è scampo è una di quelle persone che devono accentrare la conversazione. Inizia a mostrare le foto con la sua macchina fotografica alla ragazza americana, ma poi coinvolge anche la ragazza vietnamita, le passa la macchina fotografica, cambia posto a sedere: per farla breve rompe i maroni a tutti. Dopo un ora la ragazza vietnamita deve andare a lavorare e quando lei chiede a me e alle altre ragazze cosa facciamo alla sera, io mi eclisso dicendo che devo andare all’agenzia della moto.
Giretto a piedi e poi a nanna.
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