Venedì 17/08
Giornata di Sosta a Dalyan
La giornata comincia con il solito caffè bevuto sul nostro terrazzino seguito dalla colazione consumata sulla terrazza panoramica della nostra pensione.
Poi raggiungiamo Alì, il propietario della pensione sulla sua imbarcazione per la gita che ci porterà lungo il corso del fiume alle varie località che caratterizzano questo scenario lacustre.
La prima meta sono le terme composte da una piscina di acqua termale e da fanghi anche essi di origine vulcanica come se ne trovano anche in altre località termali, ricordo quelle visitate durante la nostra vacanza alle Eolie.
Qui bisogna venire molto presto dato che i pulmann turistici sbarcano orde di visitatori mordi-e-fuggi che vengono dirottati in massa negli stessi luoghi che visiteremo noi durante questa gita.
Aver optato per una “crociera privata” partendo molto presto porta il vantaggio di “godere” della piscina e dei fanghi in perfetta solitudine.
Riprendiamo la barca e proseguiamo lungo il tortuoso districarsi del fiume tra la vegetazione lacustre verso il lago di cui è emissario.
Giunti ad ammirare il lago torniamo indietro per fermarci a visitare le rovine di Kaunos la città fondata dai primi abitanti di questa zona e che ne ha detrminato le fortune.
Nelle vicinanze dell’ ingresso una delle trappole adibite alla Itticoltura che rappresenta una delle risorse, insieme al turismo , di questa zona.
Paghiamo il biglietto che, come tutti I siti archeologici fin qui visitati ha un costo di 5 lire Turche, ed andiamo ad ammirare il Teatro dalle cui gradinate si gode la vista della laguna e del mare, di tipica fattura Greca prima e poi Romana come si nota dalla platea.
Quindi passiamo accanto alla Basilica che testimonia la trasformazione subita da tutti i maggiori lughi di culto “pagani” dal passaggio alla religione Cristiana.
Tutto il sito, come quasi tutti quelli costruiti in zone collinari, si sviluppa su più “terrazze” e tutte offrono lo sguardo sull’ origine della ricchezza di questo luogo: il mare e la laguna comunicante.
Riprendiamo la navigazione lungo il fiume che si snoda tortuoso con varie diramazioni che corrono parallele l’ una con l’ altra permettendo anche di smaltire il “traffico” dei vari natanti che portano in visita i turisti.
Superiamo uno sbarramento con una vera e propria barriera d’ ingresso che si alza al passaggio dei natanti richiudendosi subito dopo il loro passaggio. Lo scopo è quello di non far sfuggire i pesci ma soprattutto la specie per cui questo luogo è famoso in tutta la Turchia e presete solo qui : Il Granchio Blu
Il granchio prende il nome dal colore delle sue chele e viene pescato e consumato nei vari ristoranti che sorgono lungo il fiume a Dalyan ma viene anche esportato in tutta la zona.
Qui per gli escursionisti hanno organizzato una barca-ristorante proprio in mezzo alla laguna dove i granchi appena pescati vengono semplicemente lessati e serviti subito alle barche che si attraccano per assaggiare il loro sapore.
Noi non manchiamo di approfittare di questa occasione ed Alì si occupa personalmente di cucinarci due belle porzioni composte ognuna di 3 granchi al costo complessivo di circa € 10.
Mentre mangiamo i “cuochi” preparano un'altra attrattiva per i loro “ospiti”: gettando in acqua pezzi di granchio attraggono gli ospiti più importanti di questa laguna, le tartarughe Caretta-Caretta.
http://youtu.be/othgEG6gcXg
Finita la “pausa pranzo” ci rechiamo alla Iztuzu Beach la spiaggia delle tartarughe, uno dei lughi di maggior riproduzione delle Caretta-Caretta e sosta di numerose specie di uccelli.
Il luogo è stato salvato dalla speculazione turistica che voleva costruire hotels e resorts dove invece sorgono segnali di protezione di numerosissimi nidi delle uova deposte da questi splendide creature che da milioni di anni giungono faticodsamente su questa spiaggia al solo scopo di continuare la loro specie.
Ci concediamo un salutare bagno ripromettendoci di tornare a Dalyan solo per godere di questa spiaggia in orari come mattina presto o meglio ancora la sera ( la spiaggia è accessibile fino alle 20 per assicurare tranquillità alle tartarughe che vengono a depositare le uova di notte ) lontano dalla’ affollamento dei turisti che ci circonda in questa che, sono le 13,00, è l’ ora di maggiore ressa e calura.
Lascio Lilli a prendere il sole e mi reco a piedi dove la laguna offre un varco d’ ingresso al mare dando modo alle imbarcazioni di accedere e colonizzare tutto l’ ambiente lagunare e lacustre che abbiamo attraversato. Salgo sulla orretta di osservazione per un’ altra foto stile “Bay Watch” ( sempre senza averne il fisico….!)
Riprendiamo la barca per la via di ritorno che ci porterà a costeggiare le tombe rupestri ammirate dalla terrazza della nostra pensione.
Queste tombe sono caratteristiche di tutta la Lycia e sono molto simili ad altre ammirate in luoghi ancora più lontani da qui : Petra
La struttura è quella di un tempio di stile greco, scavate nella roccia con camere sepolcrali non sono accessibili dai turisti per preservarne l’ integrità.
La similitudine con tombe rupestri in altri luoghi del bacino Mediterraneo denotano quanto influente sia stato lo scambio commerciale prima e culturale poi dei vari popoli, Etruschi, Fenici, Greci e Romani.
Anche le vie carovaniere e le varie città che sono sorte approfittando dei vantaggi commerciale che la loro posizione geografica, sorgenti d’ acqua in primis, poteva determinare portano i segni di questa influenza architettonica.
Finiamo la nostra bellissima gita attraccando al molo davanti alla notra pensione e dopo aver bevuto un’ ennesima spremuta d’ arancia ce ne andiamo in camera per un meritato riposino pomeridiano.
Al risveglio ci vestiamo ed andiamo per una passeggiata e per acquistare un po’ di beveraggi per la cena che il nostro padrone di casa ha deciso di prepararci.
Mi faccio un’ aperitivo al tramonto davanti a questo bellissimo panorama
E quindi gustiamo una buonissima cenetta a base di spigola cotta al BBQ
Naturalmente con contorni vari e l’ aggiunta di qualche extra a base di pollo, il tutto con l’ inseparabile birra Efes e conclusione con il Raki avanzato e visto che eravamo felici della giornata trascorsa abbiamo deciso di concludere questo splendido soggiorno a Dalyan finendo anche lo Stravecchio Branca della nostra fiaschetta.
In questa foto c’è tutta la felicità di questa bellissima serata conclusiva alla Cynar Sayl Pansyon