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Vecchio 16-09-2012, 11:57   #7
naga
Mukkista doc
 
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Il caldo è asfissiante, riprendo il mio percorso e faccio subito la conoscenza con la polizia russa.

Appostati dietro un albero, mi fermano e mi contestano di aver superato un’auto in un tratto di strada dove vige il divieto – a me non pare, ricordo di aver superato l’auto ma, appena visto il cartello, sono rientrato nella mia carreggiata. La fortuna è dalla mia parte, hanno infatti ripreso la scena con una telecamera – il tempo di riavvolgere il nastro e sono costretti a darmi ragione (naga 1 – polizia russa 0).

Passo vicino alla città di Nalchik, capitale della repubblica autonoma della Cabardino-Balcaria, lambisco la repubblica autonoma di Karacaj-Circassa e passo non distante dalla città di Stavropol, capitale della repubblica autonoma del Territorio di Stavropol. Non noto alcuna particolarità che distingua questi luoghi dalla Madre Russia; forse, la loro autonomia, è un fatto meramente amministrativo.

Di tanto in tanto incontro qualcuno che mi chiede da dove vengo e dove sono diretto; la prima diffidenza iniziale, si scioglie quasi subito con un sorriso.



La diffidenza russa è comunque proverbiale e credo abbiano grossi problemi correlati con la sicurezza.

Come al solito, in molte stazioni di servizio, l’erogazione del carburante avviene solo dopo aver pagato il dovuto all’omino di turno, asserragliato nella sua cassa (ΠACCA in russo, che a me fa tanto ridere…), protetto da sbarre di ferro e telecamera. La cosa mi da molta noia; calcolare quanti litri di benzina possano entrare nel serbatoio e quindi il prezzo da pagare non è sempre immediato, specie quando hai bisogno del resto.

Nel mio precedente viaggio in Russia, avevo memorizzato il gesto da compiere all'indirizzo dell’addetto nascosto nella ΠACCA, per poter fare prima il pieno e poi pagare – consiste nel passare ripetutamente la mano a pochi centimetri dalla testa (come a dire “pieno fino all’orlo”). Non sempre questo è tuttavia accettato e, in qualche occasione, sono stato costretto ad andare alla ricerca di un’altra stazione di servizio.

Anche i dispenser di bibite ghiacciate presenti nelle stazioni di servizio, e che si trovano all’esterno del gabbiotto, pare siano l’obiettivo prediletto dei ladri. Hanno infatti lo sportello chiuso e l’apertura avviene, con comando elettrico solo dall’interno, dopo aver pagato.

La strada è a tratti deserta, e costeggia lunghe distese di nulla …



Mano a mano che proseguo il viaggio, incontro persone dai tratti somatici orientali, sono infatti entrato nella Repubblica autonoma della Calmucchia, la cui capitale Elista la raggiungo nel pomeriggio.



I calmucchi sono un popolo di origine Mongola che vive nella Russia europea da molti anni, professano il buddismo, unico caso in tutta l’Europa.

Mi metto alla ricerca di un albergo, il primo che trovo è pressoché pieno, ma con un po’ di pazienza riuscirebbero a trovarmi una stanza; mi comunicano il prezzo: 125 euro!

Inizio a ridere a crepapelle, poi temendo di aver capito male (l’albergo non ne vale assolutamente) mi faccio ripetere il prezzo in Dollari, ma scopro di aver capito bene. Esco dalla hall ridendo come un matto.

Placco un tassista e per qualche rublo gli chiedo di accompagnarmi presso un altro albergo, che troviamo subito, per giunta vicino al centro città.

Strana città Elista, con tutte queste persone dai tratti somatici orientaleggianti. C’è anche qualche “russo originale”, non vedo tuttavia coppie miste e (guarda caso!) la polizia è … inequivocabilmente russa (forse Mosca li manda qui da altre regioni del Paese).

La città è piena di templi e templetti buddisti













Ma la statua di Lenin non manca mai …



La tappa di oggi:

__________________
Prima R 1150 RT, 130k
Ora R 100 GS ….

Lentamente muore chi non viaggia...
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