Come si dice … si è fatta “na certa” ed è ora che mi sbrighi a raggiungere il posto di frontiera con il Nagorno.
Ma poi sarà un posto di frontiera vero e proprio o semplicemente un posto di controllo?
La sana curiosità mi assale; una volta lasciatomi alle spalle Goris (l’ultimo grande abitato in Armenia prima del Nagorno) la strada è deserta; per chilometri e chilometri non incontro nessuno lungo ambedue i sensi di marcia.
Ad un certo punto, dopo un piccolo ponte ed una curva a gomito intravedo la caratteristica bandiera del Nagorno, uguale a quella armena tranne per un disegno bianco sul lato destro che (cito Wikipedia) “vuole sia richiamare i tipici disegni dei tappeti locali che rappresentare la separazione dall'Armenia”.
(PS = la bandiera del NKR è quella di destra, ma senza vento non riuscivo a farla sventolare!)
Apro una breve parentesi: non credo che la bandiera del Nagorno voglia rappresentare la separazione dall’Armenia – semmai dall’Azerbaijan, di cui territorialmente ne fa parte; sempre Wikipedia corregge infatti il tiro, riportando che la bandiera del Nagorno “allude più realisticamente alle divisione politica del paese da quella che è considerata la madrepatria”, cioè l’Armenia. Chiusa la parentesi.
Torniamo alla strada, arrivo al posto di controllo – senza sbarra ne reti che ne delimitano l’area; semplicemente un cartello che invita a fermarsi e mostrare, al poliziotto di turno, i documenti. Una rapida occhiata al visto sul passaporto e al lasciapassare e posso ripartire – al massimo avrò perso 30 secondi.
Prima di risalire in moto, noto una 206 con targa iraniana (in realtà le targhe sono due, quella originale più una dedicata agli escursionisti esteri che, evidentemente, viene loro rilasciata quando escono dal Paese) – ovviamente mi avvicino (sono attratto dagli iraniani !), la coppia di ragazzi a bordo sta studiando una mappa stradale, non con qualche perplessità.
Sono di rientro nel sud dell’Iran, dopo un viaggio in Turchia, Georgia e Armenia, e mi spiegano che non li lasciano entrare in Nagorno perché da qui non potrebbero raggiungere l’Iran, atteso che di entrare in Azerbaijan non se ne parla proprio … tiro fuori la mia di mappa – che mi pare più aggiornata – e scopriamo assieme che devono ritornare indietro, verso l’Armenia e, a Goris puntare decisamente a sud.
Mi auguro gli sia andata bene ed abbiano ritrovato la strada per casa!