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Vecchio 14-09-2012, 17:51   #14
naga
Mukkista doc
 
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Acquisto un po’ di valuta georgiana (il lari) e cerco di stipulare una assicurazione per la moto; niente da fare – non essendo obbligatoria ... nessuno la vende. Strano, perché ricordo di aver letto su di un report di viaggio (scritto da non ricordo di chi) che sarebbe stato possibile …

Entrando in Georgia a Sarpi, si entra in Agiara, repubblica che gode una particolare autonomia in seno alla Georgia. Che l’Agiara sia autonoma non me ne rendo conto, a parte vedere – ogni tanto – lungo le strade sventolare la particolare bandiera (a strisce bianche e blu alternate, con la bandiera della Georgia nel cantone in alto a destra).

Con la Georgia … iniziano le buche – ma per ora, sono ancora “sopportabili”. Come al solito, di buche se ne trovano molte di più all’interno dei paesi/città che fuori – il limite di velocità da tenere è basso, e non si sente forse il bisogno di ripararle.

Attraverso Batumi (la capitale) e vengo inghiottito dal traffico caotico – ma non c’è problema per l’orientamento; finché mi dirigo a nord ed il mare è alla mia sinistra, tutto bene!

Noto che una mastodontica X5 completamente oscurata (e credo pure blindata) mi sta alle calcagna da qualche chilometro; accelero e lui accelera, rallento e lui rallenta – penso che (come spesso capita) il guidatore o gli occupanti mi stiano riprendendo con il cellulare o con la telecamera … ad un certo punto – all’altezza di un bar – mi affianca, mi supera, mi taglia la strada e si para davanti alla moto – dal lato passeggero, ne scende un omone grosso, ma tanto grosso!

… mi guarda fisso e mi fa “Cumpà, da dove vieni?” --- ma vaffanculo!

E’ un italiano che ha fatto i soldi a Batumi. Vista la macchina (una volta ferma, noto che è proprio blindata), l’abbigliamento (“capezze” di oro a non finire), la circostanza che l’uomo alla guida resti con il motore acceso, mi guardo bene dal chiedergli come li abbia fatti … mi offre un caffè e io tremo ancora dallo spavento. Simpatica persona, ma poteva presentarsi in altro modo!

Arrivo (sano e salvo!) a Poti nel tardo pomeriggio e vengo accolto da una delle tante statue del “baffone”, ma non credo proprio che si tratti di Stalin.



Prima di cercare l’albergo mi reco direttamente al porto per individuare la biglietteria qualora decidessi di prendere, da qui, il traghetto per Kerch (Ucraina).

Dopo un lungo girare (per la squallida città), trovo la sede della compagnia marittima – è purtroppo già chiusa, ma un gentile ragazzo, da dietro una vetrata, mi fornisce qualche indicazione. Mi conferma che il traghetto esiste, ma mi lascia intendere che potrebbe partire solo se pieno …

Vabbè, ci penseremo più avanti!

Trovo l’albergo prescelto sulla Lonely, caro, sporco e con la doccia che non funziona. Andiamo bene! Per giunta, la colazione non viene servita prima delle 08.30!

La sera, dopo cena, rifaccio un giro per la città – nulla da fare, la prima impressione è quella che conta.

Brutta città questa Poti!

La tappa di oggi:

__________________
Prima R 1150 RT, 130k
Ora R 100 GS ….

Lentamente muore chi non viaggia...
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