E allora facciamo diversamente, Eagle. Facciamo come in Germania, che guarda caso è uno Stato dove le regole sono seguite perché facili da seguire e dove le cose funzionano perché pensate con il cervello invece che con il qulo.
Perché un codice della strada deve essere così idiota da voler sanzionare ogni stronzata immaginabile? Perché invece non sfruttare e trarre un profitto minimo ma lecito dalla voglia di tanti di personalizzare il proprio mezzo?
In Germania, lo saprai, esiste un organo che si chiama TUV... e tu puoi andare una bella mattina al tuo ufficio TUV di zona e farti omologare sulla tua moto praticamente qualsiasi cosa non venga ritenuta pericolosa. C'è sicuramente un costo pratica che lo Stato incassa da ogni coglione che voglia ribassare l'assetto del WV Transporter piuttosto che mettere gli specchietti M3 look alla Golf dell'86... e ogni coglione che voglia fare cose del genere spende soldini che fanno in vari modi girare l'economia.
In Italia invece il tuning è una cosa da reprimere. E la cosa bella è che poi non ci si domanda nemmeno se forse cambiando approccio le cose girerebbero meglio sia per l'economia (produttori di parti after-market, carrozzieri, preparatori...) che per quello che riguarda il rapporto fra forze dell'ordine e cittadino.
"Scusi, questo scarico,queste sospensioni e questi specchi?"
"Sì, guardi: è tutto riportato sul libretto. Sono modifiche che ho fatto omologare giusto sabato scorso che avevo un paio d'ore libere per andare al centro revisioni"
"Ah, bene. Si ricordi di non esagerare con il gas"
E il saldo economico sarebbe anche migliore che con le poche stupide rappresaglie di cui stiamo parlando. Un po'come le carnevalate della guardia di finanza a Cortina...
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Uomo barbuto dalle moto rosse (cit.)
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