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Vecchio 09-11-2005, 21:17   #22
Guanaco
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Originariamente inviata da paolo b
...
Nei monolever la variazione di velocità angolare è intrinseca al sistema, e non mi pare che provochi poi tanti danni...
E' diverso, perché nei monolever c'è un solo giunto, non due che lavorano in modo accoppiato. Con due giunti la perdita di isocronismo può innescare variazioni molto più intense se gli angoli di lavori non sono corretti. Inoltre, è diverso il modo in cui si scaricano gli sforzi.

Questo non significa che un monolever non sia anch'esso soggetto a usura. Lo è, eccome. Nel link qui sotto si vede proprio l'usura dell'accoppiamento tipo millerighe di cui si è discusso in questo post. Da notare che viene consigliato di cambiare entrambe le parti, diciamo spinotto e femmina:

http://jass.org/splines/

Interessante anche questo post che pone il problema della resistenza della trasmissione e della migrazione (drastica) da paralever al vecchio monolever (con quote del motociclo mutate):

http://www.advrider.com/forums/showthread.php?t=103409

Ma lasciamo stare la cronaca...
Qui sotto si può vedere la variazione di velocità con giunto semplice (figura 2.1, caso monolelever) e con giunto doppio omocinetico (figura 2.8, simile al caso paralever):
http://pdmec4.mecc.unipd.it/~cos/DID....-Cardano@.htm

Per una ancora maggiore chiarezza della trasmissione omocinetica a due U-joint, ecco un filmato avi:

http://pdmec4.mecc.unipd.it/~cos/DID...ti/cardano.avi

Da osservare quanto dice il testo (punto 2.4): se le forcelle non sono complanari si perde la caratteristica omocinetica, cioè si hanno variazioni di velocità (e vibrazioni) nella trasmissione. Si confronti la figura 2.9 (quasi omocinetico) con la 2.11 (non omocinetico). Si confrontino anche gli sforzi.

Va fatta però una precisazione. Il caso BMW-paralever non corrisponde allo schema omocinetico con uno snodo centrale, come quello verde di figura 2.8. Infatti, gli snodi sono 2 e sono le cerniere intorno cui può ruotare la barra di reazione.



Perché è importante dire questo?
Se guardate la figura 2.8, o ancora meglio il filmato, noterete che l'unico snodo centrale fa in modo che gli angoli tra l'albero centrale (blu) e quelli periferici (ocra e verde petrolio) siano uguali. In realtà, potrebbero anche cambiare, ma la distribuzione degli sforzi è tale da mantenerli (circa) così. E questo garantisce anche un moto omocinetico (la velocità del pezzo ocra è in ogni istante uguale a quella del pezzo verde petrolio).

Con due snodi (2 dischi verdi), invece, non è affatto detto che quegli angoli siano uguali. Tuttavia, se i due snodi sono comandati congiuntamente in modo opportuno, allora quegli angoli e il moto omocinetico possono essere ugualmente conservati. E questo è precisamente quello che fa la barra paralever che non deve essere modificata.

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