8° giorno Goris (AM) - Sevan (AM) km 356
Da Goris ci dirigiamo verso il monastero di Tatev, il meteo stamattina è decisamente a ns favore e quindi è tutto più gradevole, ripercorriamo per qualche km la strada fatta il giorno prima e giriamo per il monastero. Lungo il tragitto vediamo le indicazioni per prendere la funivia WINGS OF TATEV regalata agli armeni dalla Svizzera, pensate che si sviluppa per 6 km alla faccia

ovviamente noi non la prendiamo
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poco dopo si arriva nella valle/gola sulla quale si affaccia il monastero
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esistono anche autobus locali che portano fin lassù
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giunti nel punto più basso della gola finisce l'asfalto e comincia lo sterrato, in totale sono 6 km di stada bianca in salita ben battuta e larga fattibile senza grossi problemi anche con una moto stradale in due a pieno carico
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eccoci arrivati al mitico monastero di Tatev sono le 09.30 circa e non c'è anima viva, fantastico così riusciamo a visitarlo in piena libertà e senza sentire il brusio di sottofondo dato dalle mega compagnie di turisti che scendono dalle corriere, si respira un'atmosfera di pace, serenità e tranquillità, si sta veramente bene in quanto ti lasciano liberi di bighellonare e curiosare ovunque e noi ci intrufoliamo in tutti i buchi che troviamo inzuccandoci ogni tanto sugli stipiti un po' troppo bassi di alcune porte
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dimenticavo l'ingresso è GRATUITO proprio come fanno in Italia
finita la visita ci rifacciamo i 6 km di sterrato in discesa incontrando anche un allegro armeno in sella al suo fedele mulo
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e stavolta ci fermiano in fondo proprio dove inizia l'asfalto perchè sulla guid abbiamo letto che proprio lì c'è il ponte del diavolo, ci sono varie versioni su questo ponte che non è altro che un masso gigante che staccandosi è finito nel torrente e permette ll'attraversamento da una sponda all'altra cosa che a dire il vero non si riesce a capire molto bene guardando il sito, comunque sia la leggenda vuole che il popolo armeno in fuga dagli invasori abbia beneficiato di questo passaggio per mettersi in salvo, altra versione narra di una giovane donna innamorata di un uomo che viveva dall'altra parte del torrente e per poterlo vedere ha fatto un patto con il diavolo vendendogli l'anima e che poi pentitasi di questo patto ha preferito buttarsi nel torrente togliendosi la vita
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ci sono anche due piscine semi naturali di acqua termale dicono ma a noi non sembrava poi così termale, comunque sia volendo ci si può rinfrescare senza problemi tanto non c'è nessuno che presidia questo "sito"
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sempre qua ci si può addentrare in qualche piccola grotta o cavità nella roccia che dir si voglia
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finita la visita torniamo alle ns motorelle e Thomas trova la ruota posteriore a terra e allora da bravo meccanico tuttofare tira fuori il suo bel kit e il suo bel compressorino portatile e in men che non si dica siamo di nuovo operativi
poco dopo incontriamo per strada una coppia in viaggio sul loro transalp 600 e vedendo la targa italiana ci fermiamo per un saluto e scopriamo che sono in giro da luglio del 2011, alla faccia dei ns 17 gg del piffero
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salutati i ragazzi e apppreso che in confronto siamo delle caccole riprendiamo la strada verso il passo Vorotan e troviamo ancora il camion iraniano ribaltato visto il giorno prima
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dopo aver superato il passo Vorotan puntiamo verso il monastero di Noravank però una cinquantina di km prima di arrivarci ci fermiamo a mangiare qualcosa per strada in uno dei tanti ristorantini che si trovano lungo il fiume che scorre nella vallata alcuni dei quali hanno addirittura creato delle secie di piccoli bungalow/palafitta dove far accomodare i clienti per pranzo o cena, ne scegliamo uno a caso e restiamo decisamente soddisfatti del buon pasto spendendo 7 euro a testa
con la panza piena percorriamo una quarantina di km prima di giungere all'imbocco della valle/canyon che conduce al monastero di Noravank un tratto di 10 km circa veramente bello
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in fondo alla valle si vede in alto a sx il monastero che si rivelererà essere veramente ben conservato e interessante
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terminata la visita riprendiamo la strada diretti verso il lago di Sevan passando per il Selin pass quota 2410 mt ovviamente per strada non mancano le occasioni per fare gli idioti e farci qualche bella risata e quindi...
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giunti sul passo Selim ad andatura da bradipo in quanto siamo tutti in riserva sparata specialmente Thomas ci godiamo il panorama sul lago di Sevan, il paesaggio ricorda un po' il ns splendido campo imperatore in abruzzo
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dalla cima fino al lago teniamo la media dei 60/70 km/h perchè la spia della riserva sta urlando ed è incandescente ormai, per fortuna nessuno rimane appiedato e al primo distributore mettiamo dentro quello che hanno senza badare agli ottani (a mali estremi, estremi rimedi) avendo pochi dram a disposizione io, Max e Ale ci limitiamo a fare 10000 dram a testa mentre Thomas riesce a togliersi la curiosità di fare il pieno per vedere come era messo, con sommo stupore del gestore di benzina e anche nostro ci sono stati 30,74 litri di benzina, azzolina come cacchio è possibile visto che mamma bmw dichiara che il serbatoio del gs 1150 adv è da 30 litri? mah.....
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partiamo dal distributore sollevati e facciamo gli ultimi 70 km circa per arrivare a Sevan costeggiando il lago
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arrivati a Sevan passiamo per il centro che lascia al quanto a desiderare e andiamo verso la penisola di Sevanavank per trovare un buco dove dormire e cenare, purtroppo essendo bassa stagione tanti posti sono ancora chiusi e alla fine dormiamo nell'Hotel proprio sotto al monastero che si erge sulla collinetta di questa penisola, ci danno una camera con 4 letti e un divano per la cifra di 8 euro a testa, per cena usciamo un po' tardi e becchiamo l'unico ristorantino ancora aperto che non ci accoglie molto bene ma ci sfama lo stesso spendendo 9 euro a testa