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Vecchio 01-06-2012, 10:38   #9
GHIAIA
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La sera a Sikasso dormiamo presso una costruzione del ministero della cultura e sviluppo. C'è la doccia, c'è la corrente elettrica e riusciamo a lavarci.
Attorno al letto di notte è pieno di piccoli scarafaggi (o simili) che si aggirano, ma rimboccando la zanzariera sotto il materasso si riesce ad evitare almeno che ti saltino in braccio nel sonno. Nel dubbi si dorme nei sacco a pelo però.

Proseguiamo per una sessantina di km circa per arrivare da Sikasso alla frontiera con il Burkina Faso.

Purtroppo non si posso fare foto all'interno, ma è qualcosa di surreale.
Una costruzione colorata di blu all'interno con dentro una scrivania in metallo arruginito, 3 sedie e la moto del gendarme.
Ci vede, ritira i passaporti, li guarda ed esclama: "Italienne!!! Berlusconi c'est finì" e inizia ad esultare zampettando qua e là nelle sue ciabatte, uniforme e mitra.

Non è capiamo proprio esattamente che ci vuole dire, ma il concetto è che Berlusconi si è dimesso (noi non lo sapevamo) e ci prendono in giro anche da qui. Avrei voluto avere la camera accesa per registrare queste parti perchè son scene inenarrabili.

Ad ogni modo espletiamo le nostre pratiche di entrata e dopo una decida di km causa rottura di un cavo frizione siamo nuovamente fermi. E' quasi mezzogiorno, caldo della madonna. Accanto alla strada c'è un baretto con delle sedie fuori. Ho ancora la pressione sotto i tacchi e devo sedermi. Al tavolo ci son 3 tizi che sorseggiano birra (fa impressione vedere in africa bere la birra...) timidamente chiedo se posso sedermi al tavolo con loro. Mi fanno un gesto di intesa e cerco di ordinare una coca cola.



Dopo qualche minuto iniziano a farmi domande sulle moto, su da dove veniamo: hanno delle idee molto chiare, le ragazze con il mio fenotipo (pelle capelli e occhi chiari) se europee son per forza Tedesche...Tempo neanche un'ora e siamo tutti seduti al loro tavolo a raccontare le differenze tra l'Italia e il Burkina. Ci offriranno da bere e anche da mangiare! Un squisito pollo arrosto. Ci dicono che sono guardie di frontiera fuori servizio e in più di 10 anni siamo i primi occidentali che al posto di tirare dritto si siedono al tavolo con loro.

Nel frattempo ci mostrano con orgoglio la loro DT125 che è la moto dei dipendenti della frontiera. In confronto i nostri dominator scassati sembrano delle cose futuristiche.



Sono di una gentilezza infinta, quando chiedo informazioni per arrivare a Sindou (dove avevamo preventivato di fermarci a dormire) il più grande di loro prende una penna e minuziosamente costruisce le indicazioni stradali per indicarci la pista da prendere onde evitare di fare il doppio dei km per arrivarci su asfalto. Scrive tutto e me loda... prendo in mano questo capolavoro e lo metto in tasca: che figata.



Ci salutiamo con ampi saluti e W gli italiani (loro) e W il Burkina (noi).

Prendiamo questa pista e in prossimità di un piccolo villaggio ci attraversa la strada un... MAIALINO! Sì, un maialino. Il Burkina è molto tollerante, l'islam è molto moderato e ci son diversi Cristiani. Quindi possono allevare maiali per mangiarli. Vi assicuro che vedere correre un maialino nella savana è sconvolgente. Infatti Ivan scende al volo dalla moto e inizia a rincorrerlo con le braccia aperte ahahah.

Mentre Ivan è intento a rincorrere maialini, io noto il cartello di indicazioni e scelgo che quello sarà il posto per la foto "Uomo-Mezzo" del viaggio.



Pochi km dopo la sosta, siamo di nuovo fermi perchè una delle domy ha forato.
Ma siamo tranquilli perchè abbiamo pochi km da fare e tutto il pomeriggio a disposizione. Inoltre il villaggio è particolarmente ospitale e mentre si smonta la ruota socializziamo con la popolazione che in questa nazione è la più sorridente mai incontrata. Subito arrivano a dare una mano senza volere assolutamente nulla in cambio:



Quando arriva il momento di rigonfiare la gomma, estraiamo il compressorino portatile da attaccare all'accendisigari, appena si accende il "wow" è generale. Sono abituati sì a cambiare ed aggiustare camere d'aria, ma pensare di prendere corrente elettrica dalla moto per un mini compressorino era una cosa che non avevano mai visti. Curiosissimi e sorridenti.

Ripartiamo per Sindou dove dormiremo in una specie di campeggio solidale gestito da un'associazione e scout Francesi, ma più belli ancora dei posti, come sempre, rimangono i bambini:



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