Originariamente inviata da kappaingiro

Buongiorno a chi vorrà condividere la mia esperienza per i prossimi 5 minuti!

Ieri sono diventato Padre, per la prima volta.
Alle 11:46 di Domenica è nata la piccola Emma.

Arriva, inaspettata dal mondo, da un'ultima parte della gravidanza un po' travagliata tra lei e la mamma, anzi quasi impossibile se penso che i primi problemi sono sopraggiunti già al terzo mese.
Emma è piccina, pesa"solo" 1,270kg, ma è slanciata per ben 39cm e bella come nulla che mi sia capitato di guardare nella mia vita.

E qui il titolo Vi spiego il titolo:

Lotta con le unghie, contro i due mesi e più che le mancano allo sviluppo, però respira autonomamente ed è curata dall'amore di persone straordinarie che hanno vocato la loro vita a cercare di risolvere situazioni a volte impossibili.

Ecco, in quei 4 bambini ricoverati insieme alla mia, in una stanza contro natura (rianimazione neonatale), nel rumore delle incubatrici e delle macchine che li aiutano: ho capito!
Ho capito che le alterne fortune della vita sono nulla, ho capito cosa sia sentire dolore senza che se ne provi fisicamente, a sorridere vivendo alla giornata, a piangere tanto c'è la mascherina che asciuga, sorridere ancora ad ogni nuovo giorno "navigando a vista" come mi ha detto qualcuno, dietro un'altra mascherina, ma ho soprattutto compreso la frase nessun uomo è un'isola.
Le pareti sono costellate di successi, miracoli e testimonianze, infondono speranza sotto l'ombra di ciò che non si vuol nemmeno pensare..
La speranza e quasi tra noi, anzi noi siamo già oltre la speranza, abbiamo il risultato sotto i nostri occhi!
La speranza anima tutti gli occhi che ho visto, anima i seni che si svuotano del latte da somministrare ai bambini, ci sono vita ed amore, gratuitamente distribuiti da tutti per tutti, c'è chi non molla mai e chi si commuove, c'è chi è alla prima visita e chi è lì da mesi.
In questo crogiuolo che ribolle sempre, in sottofondo, splende riflesso nelle incubatrici il bagliore della vita, quasi un rumore che sovrasta le macchine, un vagito inaspettato che crea un sospiro, una manina che si stende a cercarti o un piedino che si arriccia al tuo tocco.
Questa è la vita (e forse l'amore) nella sua forma elementare.

Quando, per una sola ora al giorno, mi è concesso di coccolarla un po', beh, non sarà mica poco, ma le sue dita lunghe e sottili si avvinghiano alla mia mano, anzi al mio indice, e stringono fino a sbiancarsi le nocche.
Li il tempo batte col suo cuoricino e si perde in parole dette ad orecchie che non comprendono, emozioni che si accavallano e senza più toccare la pancia di mia moglie, apprezzo la vita di mia figlia crescere sotto le mie mani ed i miei occhi, come spero farà giorno per giorno, fino ad essere lei la padrona del suo destino!!

Domenica mi sono svegliato Uomo e mi sono addormentato Padre, questa è sicuramente la forza della vita...

Grazie di aver ascoltato le mie parole...
Domenico