si è vero. L'HP2 è la M3 delle moto.
spero te la freghino dal garage e ti lascino una cagata fumante sul cofano della X3 aziendale.
Il cosiddetto resolving power di un vetro è dato dalla scelta delle terre che compongono le sue lenti, dalla lavorazione di questi, dagli strati di antiriflesso, dalla schermatura di riflessi interni al contenitore degli elementi e dallo schema ottico. Tanto meno puoi automatizzare tanto più devi pagare un operaio specializzato che si metta li col pennello a verniciare i bordi delle lenti.
Verniciare l'interno dell'obiettivo
Montare il gruppo ottico usando mastici di alta qualità
etc etc
Poi dallo schema ottico scegli se vuoi che menta a fuoco tutti e tre i colori dello spettro RGB sullo stesso punto, e allora hai un APOcromatico. Il che aiuta per il contrasto e per annullare quell'effetto di sfrangiamento dei colori ai bordi delle cose soprattutto verso il perimetro del fotogramma.
Ma non tutte le ottiche possono avere tutte le qualità insieme.
Per questo ne serve più d'una, anche della stessa lunghezza focale, per diversi scopi.
Io avevo tre 50 diversi per Leica. Uno per lo sfocato, uno per il contrasto, uno perché ho fatto una cazzata a comprarlo e l'ho subito dato al porco, per metterlo in posizione di sudditanza psicologica. D'altronde aveva appena comprato una M8 e non aveva un vetro da attaccarci sopra. Quale miglior occasione per spander merda.
Per vedere la luce si, bisogna dare spazio, ma alla cassa toracica. Applicando il respiro.
La luce si vede e si riconosce allenando l'occhio a riconoscerla osservando le cose, la pittura, Rembrandt, Rubens, Vermeer, i fiamminghi, Caravaggio. E chissà quanti altri.
E il lavoro di chi con la luce ha lavorato molto, facendone un'alleata: Penn, Avedon, Mappeltorph, Weston, Demarchelier, Ritts
e anche qui potrei spander merda per ore
Spero di averti risposto e soprattutto ti rinnovo il mio più cordiale 'fanculo'
che ti si infradici l'HP2, senza che tu te ne accorga.
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K1100RS '97 382.000 km
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