@trottalemme: credo che ogni immagine, anche una di quelle non scattate, abbia una sua storia ed un suo metodo. Quello che intendo, e vale anche al di fuori della fotografia, è cercare di evitare la paralisi tecnologica: visualizzare è un percorso fatto di percezione, cultura, storia ed emozioni personali; trasferire e finalizzarle fissando su di un supporto è tecnologia. Usare il minimo di tecnologia è il massimo che ci si dovrebbe concedere. Troppa tecnologia alla lunga paralizza, fa sentire perennemente inadeguati e influisce sul risultato finale.
@condor: condivido l'atteggiamento che privilegia l'osservare e sa decidere se fissare il momento o ricordarlo semplicemente. E' una scuola eccellente.
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...Firma? Quale firma? Io non firmo gnente!
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