L’indomani mattina, domenica raccogliamo le poche cose che ci eravamo portati e le infiliamo nelle sacche, scendiamo a far la scarsa colazione e dopo ½ ora siamo operativi, carichiamo le borse nella moto, salutiamo le poche persone presenti e mentre ci infiliamo le giacche e i caschi il mitico Zoppas viene a salutarci.
Partiamo e affrontiamo la discesa verso il centro abitato di Oliena, la destinazione per il pranzo è Cala Gonone.
Partiamo e affrontiamo la discesa verso il centro abitato di Oliena, la destinazione per il pranzo è Cala Gonone. La giornata è calda, facciamo un piccolo giro del paese e ne approfittiamo per rifornire la moto, dopodiché puntiamo verso la sorgente carsica di “Su Cologone” durante il tragitto facciamo una piccola deviazione sulla strada che porta alla valle di Lanaittu, due foto e di nuovo indietro verso il parcheggio delle sorgenti dove un fastidioso vento ci impolvera dalla testa ai piedi.
Decidiamo di andar via velocemente, ci immettiamo sulla SP38 in direzione Dorgali, dove giungiamo dopo essere transitati sul ponte sul lago Cedrino, all’uscita del paese c’è un grande spiegamento di forze, ci sono delle gare di enduro e le moto dopo dieci metri di asfalto si buttano con gran foga sugli sterrati che scendono verso Gonone, siamo sulla SS125 e dopo un paio di chilometri troviamo la galleria che in un attimo ci porta dalla montagna al mare, la discesa verso il paese è un susseguirsi di curve e tornanti, la strada ha un buon asfalto e la moto piega senza problemi. Arrivati all’ingresso del centro abitato di Gonone voltiamo a destra sul viale Palmasera, strada senza uscita che dopo 5 km ci porterà sino a Cala Fuile, paradiso per i Free Climbing di tutta Europa e da dove inizia uno dei sentieri per raggiungere a piedi la più famosa Cala Luna e la grotta del Bue Marino.
Ci fermiamo a godere del panorama e del sole quasi estivo, scambiamo due chiacchiere con alcune persone del posto e poi di nuovo in sella verso il paese dove ci fermeremo per pranzo.
A Gonone la maggior parte dei locali sono ancora chiusi, la stagione non è ancora iniziata e i turisti sono ancora pochi, dopo un giro per il paese ci fermiamo nel locale “Su Recreu” dopo due giorni di menù terricoli la parola d’ordine è: oggi mare !! Il cameriere ci legge nel pensiero e ci propone un bel fritto di calamari e una grigliatina mista di pesce, siamo d’accordo con lui e nel frattempo che attendiamo la sbobba ci spalmiamo al sole sui divanetti, la giornata è magnifica il mangiare superbo e ci godiamo questi momenti con grande piacere.
Come in tutte le belle favole alla fine dobbiamo alzarci per rientrare verso casa, saldiamo il conto e risaliamo in moto, ripercorriamo la strada sino alla galleria per poi buttarci sulla SS125 la mitica Orientale Sarda, una strada rubata ai costoni della montagna e che non ha un attimo di tregua, curva a dx, curva a sx, cinghiale sul bordo, pietra a centro carreggiata, curva a dx e curva a sx e così sino a Baunei, dopo il paese la strada punta verso la costa Tortolì/Arbatax e il nuovo pezzo di strada, disegnato per chi, in auto, ha fretta di prendere il traghetto ma che a noi motociclisti ha privato di un centinaio di curve.
Arrivati all’altezza di Tertenia abbandoniamo l’Orientale, troppo monotona, meglio salire verso Jerzu, patria dell’omonimo vino Cannonau, superato il paese ci dirigiamo verso Perdasdefogu, siamo vicini ai famosi Tacchi dell’Ogliastra che si stagliano in lontananza, Escalaplano, Ballao e S.Nicolò Gerrei sono i paesi che incontriamo nel ns cammino, arrivati a S.Andrea Frius finiscono le curve e si inizia a intravedere Cagliari, il WE è finito e non ci resta che arrivare in garage e scaricare la moto.
E’ stato un buon fine settimana, il tempo è stato ottimo, i km totali sono stati circa 500 e i rettilinei pochissimi, sicuramente tornerò nella zona ma la prossima volta sarò in sella alla XT, per unire divertimento al divertimento.